Elezioni regionali Lazio 2018: minacce al candidato Pirozzi
“Mi è arrivato questo messaggio. Ma perché c’è bisogno di questo? Lo dico a tutte le forze politiche, a tutti gli elettori ma soprattutto a tutti i cittadini: perché questo rancore, a cosa serve? La vita ha già abbastanza difficoltà e sofferenze”. Scrive così Sergio Pirozzi sulla sua pagina facebook postando il testo di un messaggio inviatoli da Grazia Gioia Eleonori (non cancella il mittente), tipico profilo fake.
E continua “Dico una cosa a tutti quelli cui piace questo tipo di linguaggio, NON voglio i vostri voti. Noi siamo DIVERSI. L’odio chiama odio. Il nostro futuro ha bisogno di amore. Buon sabato a tutti!”.
Inutile dire che il post ha ricevuto migliaia di like e una pioggia di commenti. Tutti di solidarietà. Spesso sono state utilizzate parole forti contro Grazia Gioia Eleonori. E per ogni commento “violento”, subito pronto il monito del candidato presidente in lizza per la Regione Lazio. “Per favore, via tutti questi insulti, noi non siamo così. Non è questa la reazione che dobbiamo avere, l’odio genera odio e non ne voglio per la nostra battaglia. Trasformiamo la nostra rabbia in voglia di lavorare sodo”. Per citare solo un esempio.
Elezioni regionali Lazio 2018: minacce al candidato Pirozzi
Immediati i messaggi di solidarietà dei colleghi. Tra i primi quello di Roberta Lombardi, avversaria del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali laziali: “La mia solidarietà al sindaco di Amatrice per il messaggio intimidatorio ricevuto”. Vicinanza a Sergio Pirozzi anche dal presidente uscente della Regione Lazio e candidato dem Nicola Zingaretti: “Solidarietà a Sergio Pirozzi. Mi auguro che questa sia una campagna elettorale basata sulle idee, sulle proposte e sulle soluzioni concrete per le persone. Non su insulti, minacce e arroganza”.
Va avanti Pirozzi. Non si ferma davanti a niente. Anzi, rilancia: mentre il centrodestra continua a non sciogliere la riserva sul candidato alla presidenza della Regione Lazio, il sindaco di Amatrice approda al Viminale. Depositato, infatti, il simbolo “Sergio Pirozzi Presidente” per la circoscrizione Lazio del Senato.
Elezioni regionali Lazio 2018: lista pure al Senato
Destinatario di minacce, dunque. E mittente, anche se velate. Ad essere minacciato il centrodestra e quella alleanza a tre (Berlusconi, Meloni, Salvini) promossa ormai da mesi. Sulla questione interviene il vice presidente del Lazio, Francesco Storace, sostenitore di Pirozzi alle regionali: “Leggo che il centrodestra è alla ricerca della maggioranza assoluta dei seggi per poter governare l’Italia. Mi chiedo perché se ne vogliamo buttare una ventina alla Camera e una decina al Senato per il capriccio di perdere alle regionali del Lazio pur di non candidare Pirozzi”.
E rincara, rivolgendosi al centrodestra: “Sergio Pirozzi non vuole paracadute parlamentare e intende combattere esclusivamente per il territorio. I candidati a intermittenza del cosiddetto centrodestra si vogliono candidare alla regione con la certezza di avere garantito anche un seggio alla Camera o al Senato. Sì, la differenza c’è. È vero che spesso è accaduto, in tutte le latitudini della politica. Ma non è più quel tempo. E si rischia di scivolare pesantemente, altro che sondaggi”.