Rinnovo contratto scuola: aumento stipendio, Madia ‘soldi ci sono’

Rinnovo contratto scuola: aumento stipendio

Rinnovo contratto scuola: aumento stipendio, Madia ‘soldi ci sono’.

Sul rinnovo contratto scuola è ancora tempo di parlare di aumento stipendio e risorse. Sotto quest’ultima spetto il ministro della Pubblica Amministrazione uscente Marianna Madia ha dichiarato che le risorse ci sono. E che si farà di tutto per chiudere la trattativa il prima possibile. Trattativa che però non piace a molti, in particolare ai sindacati di settore. I quali da tempo invitano a non firmare nessun contratto. Meglio non averlo che avere un cattivo contratto che aumenti orari e regole senza però incrementare il salario. Ma questa “linea dura” sarebbe veramente possibile?

Rinnovo contratto scuola: le parole del ministro Madia

Intervistata dal Corriere della Sera, il ministro della PA Marianna Madia ha parlato anche del rinnovo contratto scuola e di quello degli altri statali. Focalizzandosi peraltro sulle risorse e ribadendone l’esistenza. Gli arretrati intanto arriveranno a febbraio e per alcuni potrebbe essere considerata una mancia preelettorale. Ma la Madia non ci sta: “E’ il frutto di un lavoro complesso di 4 anni”. Il ministro uscente ricorda che prima è stato deciso di rimuovere il blocco contrattuale, poi ridotto i comparti, poi cambiato la legge Brunetta. C’è voluto del tempo, insomma.

E ci vorrà ancora, aggiungiamo. Perché oltre 3 milioni di dipendenti statali degli altri 3 comparti restano ancora senza nuovo contratto. “Ci vorrà il tempo necessario, ma vogliamo fare presto”, ha tentato di rassicurare le parti interessati il ministro Madia. Parlando poi anche delle risorse.

Le ultime tre Leggi di Bilancio contengono gli stanziamenti che, secondo la Ragioneria, sono sufficienti a garantire l’impegno preso con i sindacati sugli 85 euro per tutti. Regioni ed enti locali sanno che devono provvedere coi loro bilanci, ma le risorse ci sono.

Infine la Madia ha parlato anche del turnover negli enti locali. “Abbiamo varato un sistema ordinato di reclutamento sulla base della programmazione delle professionalità necessarie”. Entro marzo si dovrebbero redigere le linee guida per tutte le necessità e i concorsi. Ed entro tre anni si dovrebbe concretizzare l’assunzione dei precari storici.

Rinnovo contratto scuola: tutti contro il contratto

Da tempo tra alcuni sindacati di settore sta serpeggiando l’idea che sia meglio non firmare il contratto. Insomma, a fronte delle nuove regole e dei possibili aumenti dell’orario e al di là degli esigui stipendi, alle brutte sarebbe meglio non avere alcun nuovo contratto. Ma sarebbe davvero possibile che questo si realizzi? La risposta è negativa.

Lo spiega Tecnica della Scuola, che scrive: “Nel caso in cui le parti in causa non riuscissero a firmare un contratto, il Governo potrebbe regolare tutta la materia con un atto unilaterale”. Una regola che è prevista per la contrattazione integrativa e che potrebbe essere utilizzata anche per i contratti collettivi nazionali del lavoro. Quindi la trattativa va avanti e i sindacati cercheranno di ridurre al minimo se non di azzerare gli svantaggi di cui si sta parlando negli ultimi giorni.

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