Pensioni novità 2018: Ape e Quota 41, Furlan chiede continuità
Pensioni novità 2018: Ape e Quota 41, Furlan chiede continuità.
Sul tema pensioni continua ad arricchirsi il dibattito politico. I temi centrali riguardano le novità dell’Ape e della Quota 41, ma soprattutto dello stop alla Legge Fornero. È specialmente quest’ultimo punto quello che genera maggiore discussione tra le parti. Ma si arricchisce la platea dei difensori. Tra questi il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan. Contrariamente alla Cgil, la Cisl (e la Uil) hanno approvato le modifiche sul tema previdenziale fatte dal governo alla fine dello scorso anno. E adesso la Furlan sposa la tesi della legislatura che sta per terminare. Bisogna dare continuità a quanto è stato fatto.
Pensioni novità 2018: Annamaria Furlan chiede continuità, ecco perché
L’abolizione della Legge Fornero risulterebbe impossibile, perché secondo alcune stime andrebbe a costare oltre 80 miliardi di euro. Le cifre mutano in continuazione, ma il concetto resta sempre lo stesso. Abolire la Fornero non si può, costa troppo. Tuttavia, la Furlan accetta le modifiche e il depotenziamento della Legge, come è stato fatto nell’ultima legislatura. Con l’introduzione di misure come l’anticipo pensionistico (sociale o volontario). O la Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci. Tutte misure che hanno poi portato all’estensione delle categorie di lavori gravosi per il pensionamento anticipato.
La Furlan è perfettamente consapevole di come certe promesse elettorali, soprattutto sul tema previdenziale, siano di difficilissima realizzazione. Per questo motivo la sua soluzione consiste nel portare avanti quanto fatto finora. Nel proseguire, in parole povere, sulla stessa strada dei correttivi e di una maggiore flessibilità, che possano condurre alla risoluzione e al superamento di quei difetti di cui anche i difensori più strenui di quella Riforma denotano l’esistenza. L’impegno dichiarato è dunque quello di “proseguire e migliorare la strada intrapresa finora”.
Pensioni novità 2018: cresce fiducia nei sindacati
In base a un ultimo sondaggio Demos sugli italiani e lo Stato è emerso come sia cresciuta la fiducia da parte dei cittadini nei confronti dei sindacati di sei punti percentuali. Al contrario dei partiti politici, che invece stazionano all’ultimo posto. E le cui promesse non hanno credibilità per gli elettori. I sindacati hanno ovviamente esultato a questo dato. E non da meno è stata proprio la Furlan, che ha invitato la politica impegnata in campagna elettorale a tenere conto di questo fatto.
“Mi auguro che questa analisi faccia riflettere i partiti in questa campagna elettorale molto confusa in cui tutti vogliono abolire qualcosa”, le parole del segretario Cisl riportate da Adnkronos. Per la Furlan, infatti, bisognerebbe puntare più a “costruire un’Italia più equa, con meno diseguaglianze sociali e più lavoro per i giovani”. Senza dimenticare altri temi importanti come la sicurezza nel lavoro. Il segnale positivo sta anche nelle nuove generazioni, che cominciano a guardare con più attenzione ai sindacati e al loro lavoro. Un invito, per la Furlan, a fare ancora di più.