Bitcoin: quotazione e valore, le previsioni a fine gennaio 2018.
Dopo il calo, la risalita. Dal rosso al verde, insomma. Bitcoin e le altre criptovalute si riprendono e aumentano il proprio valore, stando ai grafici di CoinMarketCap. Dopo il vistoso calo di ieri, BTC si è ripresa e attualmente è scambiata a oltre 11.250 dollari. Dopo le cassandre dei giorni scorsi, l’ultima delle quali lanciata da Warren Buffett (“Le criptovalute faranno una brutta fine”), torna anche un po’ di ottimismo. Grazie al co-fondatore di Fundstat, Tom Lee. Quest’ultimo, come riporta BorsaInside, è pronto a scommettere che quest’anno Bitcoin potrà raggiungere la quotazione di 25 mila dollari.
Bitcoin: previsioni al rialzo per il 2018?
La recente previsione di Tom Lee è una rivisitazione anticipata di quanto aveva dichiarato poco tempo fa. Secondo lo strategist di Fundstat, infatti, quella quotazione sarebbe stata raggiunta solo entro i prossimi 4 anni. Pertanto, la previsione al rialzo riguarda anche il 2022, anno in cui BTC potrebbe raggiungere la quotazione record di 125 mila dollari.
Il consiglio di Lee è dunque quello di credere ancora in BTC, nonostante i tentativi di ostracizzazione da parte di alcuni Paesi (Cina, Corea del Sud) ed esponenti del mondo finanziario (Jamie Dimon, Warren Buffett). Lee è pronto a scommettere anche che la quotazione di 9 mila dollari potrebbe essere il livello più basso che vedremo quest’anno. Per Lee comprare BTC quando si trova al valore di 9 mila dollari potrebbe rappresentare quindi un’ottima occasione per gli investitori. Almeno questo è quanto ha riferito alla CNBC. C’è da credergli? Ovviamente non possiamo sbilanciarci, ma c’è anche da dire che il forte calo che abbiamo visto a inizio mese, e che ha riguardato tutte le valute elettroniche, senza considerare le quotazioni attuali, somiglia a quello avuto nei mesi di gennaio dei 3 anni precedenti.
Bitcoin e criptovalute: crollo ogni gennaio
Come ricorda il Post, il mercato delle criptovalute sembra subire una forte battuta d’arresto ogni mese di gennaio. Così è successo nel 2015, quando BTC perse il 33%. Crolli più lievi, ma comunque importanti, si sono poi riscontrati nel 2016 (-16%) e nel 2017 (-17%). Anche la dinamica dei cali è più o meno la stessa: medesimo periodo (intorno a metà mese) e “nel giro di poche ore”. Il crollo registrato nelle settimane precedenti deve però far fronte ad alcune novità che negli anni passati non c’erano. Innanzitutto c’è da considerare la forte crescita del valore di Bitcoin (e non solo) nell’anno appena passato. E in seguito il sempre più crescente interesse da parte degli istituti di credito e del mondo della finanza. Tutti fattori che, chi più chi meno, vanno comunque presi in considerazione.
Il mercato delle criptovalute, al momento in cui scriviamo, segna valori positivi e in crescita. E altri protagonisti potrebbero dunque spiccare nel mercato quest’anno. Per fare dei nomi, sempre rifacendoci alle parole di Lee, Ethereum e NEO sono due valute digitali da tenere d’occhio.