Rinnovo contratto scuola: accordo lontano, Governo può forzare la mano

Rinnovo contratto scuola: accordo lontano

Rinnovo contratto scuola: accordo lontano, Governo può forzare la mano.

Sul fronte rinnovo contratto scuola il coltello dalla parte della manico non ce l’hanno i sindacati, bensì il Governo. Che potrebbero sfruttare la legge Brunetta per forzare la mano e approvare la nuova normativa con un atto unilaterale. Con l’accordo ancora lontano, certi sindacati di settore vorrebbero fare ostruzione e invitano più volte le sigle sindacali a non firmare il contratto. Ma qualora questo atto di ribellione avvenisse, il Governo potrebbe comunque avere la ragione dalla sua parte. E far sì che il contratto così com’è stato proposto diventi realtà grazie a un atto unilaterale. A questo punto conviene cercare dei punti in comune per trovare un accordo al più presto? I nodi da sciogliere sono ancora tanti e ognuno di questi potrebbe rappresentare un punto di tensione decisivo.

Rinnovo contratto scuola: l’accordo è ancora lontano

Si parte dal sistema di sanzioni che di fatto dà maggiore potere ai dirigenti scolastici, riducendo ancora di più quello dei docenti. Il sistema sanzionatorio farà fede anche a nuove regole, come quelle che vietano il dialogo con gli studenti attraverso servizi di messaggistica e social network.

A pesare ancora è la componente economica. L’aumento stipendio ci sarà, ma sarà veramente esiguo. Non certo quello che docenti e personale Ata si aspettavano dopo anni di blocco del contratto. Si è tentato di convertire il bonus formazione e il bonus merito in elemento fisso dello stipendio, ma con scarso successo. Le risorse non ci sono e alla fine bisognerà accontentarsi.

Altri punti fondamentali sono la formazione per i docenti e l’aumento del carico orario lavorativo. Per il primo punto, Orizzonte Scuola riporta l’indiscrezione di come si stia pensando a rendere obbligatoria e non retribuita la formazione; che peraltro andrebbe effettuata anche extra-time, ovvero al di fuori dell’orario lavorativo. Allo stesso tempo, con l’aumento dell’orario di lavoro, la tendenza è quella di rendere obbligatorie le ore finora svolte in modo volontario.

Last but not least, i permessi e le relazioni sindacali. Sui primi potrebbero esserci sostanziali modifiche, con la riduzione a un permesso al mese per tutto l’anno scolastico. Per quanto riguarda le relazioni sindacali, questo è il punto in cui i sindacati stanno più lottando, cercando di far tornare più materie come oggetto di contratto.

Rinnovo contratto scuola: Governo può forzare la mano

In base alle disposizioni della Legge Brunetta, in caso di mancato accordo, il Governo potrebbe forzare la mano con un atto unilaterale. Vale a dire un atto definito solamente dalla parte governativa, escludendo pertanto il confronto sindacale. Questa soluzione rappresenta la classica ultima spiaggia, ma allo stato delle cose il Governo non vuole arrivarci. Pesa infatti una campagna elettorale decisiva, e un atto del genere potrebbe influire negativamente su gran parte di un elettorato che è già da riconquistare sotto molti aspetti. Resta comunque ancora il nodo dei nuovi incontri e della ripresa delle trattative. I tempi si allungano e una chiusura a gennaio sembra ormai improbabile.

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