Il labirinto del silenzio: trama e cast del film per la Giornata della Memoria
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche, verso la conquista della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Questo pose fine al massacro, allo sterminio, al disonore del Popolo Ebraico. Grazie alle testimonianze dei pochi superstiti tratti in salvo, tutto il Mondo seppe per la prima volta cosa i nazisti erano stati in grado di compiere.
Torture di ogni genere, stermini di massa, lavori forzati e molte altre angherie era state inflitte a intere comunità semite, decimate brutalmente a causa dei folli e atroci ideali di Adolf Hitler. Il 27 gennaio segnò l’inizio della fine della Seconda Guerra Mondiale e della sconfitta del dittatore Tedesco.
Il labirinto del silenzio: le verità nascoste
In occasione della Giornata della Memoria, Rai 1 celebra il ricordo delle vittime dell’Olocausto con il film Il labirinto del Silenzio, diretto da Giulio Ricciarelli. La pellicola, uscita nelle sale cinematografiche nel 2014, è ambientata a Francoforte nel 1958, nella neonata Repubblica Federale Tedesca. A quell’epoca l’orrore dei campi di concentramento era ancora tenuto ben nascosto e molti militari nazisti continuavano a vivere serenamente sotto mentite spoglie.
Ciro Ascione, testimoni lo hanno visto aggrappato
Johann Radmann, interpretato da Alexander Fehling, è un giovane procuratore legale che vive a Francoforte. La sua vita sarà stravolta quando incontrerà il giornalista anarchico Thomas Gnielka. L’uomo è in possesso di documenti segreti che riguardano i campi di sterminio; in particolare, gli esperementi svolti sugli ebrei dal professor Josef Mengele, conosciuto come dottor morte. Radmann verrà a sapere della storia di due gemelle che hanno perso la vita ad Auschwitz dopo essere state per lungo tempo utilizzate come cavie per gli esperimenti di Mengele. Il giovane procuratore è intenzionato a scoprire sempre più dettagli su ciò che accadeva nei lager nazisti, per far conoscere all’intera Germania e al Mondo quel labirinto di verità ancora avvolto nel silenzio.
Grazie al coraggio di Johann Radmann, nel 1963 iniziò il cosiddetto Secondo Processo di Auschwitz, che si concluse nel 1965. In seguito a questo processo, presieduto dal Giudice Fritz Bauer, 22 imputati vennero condannati per crimini contro l’umanità, commessi nel campo di Sterminio di Auschwitz tra il 1940 e il 1945.
Maria Iemmino Pellegrino