Elezioni politiche 2018: candidati Pd, liste approvate. I nomi degli esclusi
Un processo cominciato con la scissione, continuato con l’ultimo Congresso, è stato completato ieri con le liste dei nomi per un posto in Parlamento. Matteo Renzi ha messo all’angolo le minoranze facenti capo ad Andrea Orlando e Michele Emiliano; ridotti all’osso anche i sostenitori dell’amico-nemico Franceschini. Sembra che, addirittura, il 90% dei candidati del Pd, alla fine, sarà riconducibile alla sua area dopo l’ultima lunga “notte dei coltelli” al Nazareno. D’altra parte, l’entità delle «epurazioni» non si potrà apprezzare prima della loro definitiva approvazione. Tuttavia, il progetto di consolidamento del partito intorno al suo leader corre ormai a “tutto campo”. Un’«assicurazione sulla vita» per Renzi che, dopo il voto, potrebbe trovarsi sotto la soglia del 25%.
Elezioni politiche 2018: candidati Pd, liste approvate. I nomi degli esclusi
I veti dell’ex premier hanno colpito, innanzitutto, Dems la corrente del ministro della Giustizia. Anche se Orlando ha minacciato di rinunciare alla candidatura per lui c’è pronto un collegio. Stessa cosa per Franceschini. Blindati anche i ministri Padoan, Delrio e Martina, che non avevano un seggio, oltre ai vari Minniti, Pinotti e Madia. In lista c’è Gentiloni ma non Ermete Realacci, fedelissimo del premier. Anche tra i renziani le esclusioni potrebbero essere di quelle importanti: Roberto Cociancich e Yoram Gutgeld.
Dentro, invece, ci saranno candidati “civici” come l’avvocatessa milanese Lisa Noja; la sindacalista CGIL Carla Cantone; Paolo Siani, fratello del giornalista ucciso dalla Camorra; i rettori delle Università di Messina (Navarra) e di Udine (De Toni) ma anche Flavio Corradini, ex rettore a Camerino. Si stanno prendendo del tempo per valutare l’offerta Riccardo Illy e Samantha Cristoforetti.
Spazio poi agli architetti del “nuovo Pd” come Tommaso Nannicini, estensore del programma del partito, e Giuliano De Empoli. In lista anche Monica Cirinnà e Beatrice Lorenzin. Pare sia stata confermata anche la candidatura di Maria Elena Boschi a Bolzano.