Ucraina: si combatte a Donetsk e Lugansk

Pubblicato il 14 Luglio 2014 alle 09:21 Autore: Antonio Scafati

Nell’est dell’Ucraina le armi non cessano di sparare. Violenti scontri ci sono stati tra i separatisti filorussi e le forze regolari ucraine che hanno cercato di chiudere in una sacca le città di Lugansk e Donetsk, le roccaforti dei separatisti filorussi.

Gli scontri più violenti ci sono stati nei pressi di Lugansk, ha scritto l’agenzia spagnola Efe. Secondo i ribelli, l’esercito di Kiev avrebbe cercato di penetrare in città con i carri armati.

Nella serata di ieri si era diffusa la notizia secondo la quale l’esercito ucraino aveva ripreso il controllo del centro abitato, cosa poi smentita sia dai separatisti che dai civili. Igor Strelkov, leader militare dei ribelli, ha affermato che i suoi uomini hanno respinto l’attacco condotto dall’esercito ucraino.

Su Twitter sono circolate voci di esplosioni e sirene Lugansk, oltre al volo di aerei militari. Alcuni hanno parlato di elicotteri militari in appoggio alle operazioni, ma come scritto dal New York Times è difficile verificare l’esattezza delle informazioni che circolano in queste ore.

I separatisti hanno detto di aver battagliato con le truppe di Kiev “lungo il fronte”. I ribelli hanno riferito anche di nuovi scontri a Marinka, sobborgo di Donetsk già colpito nei giorni scorsi. Fonti russe riferiscono che ieri l’esercito ucraino sarebbe entrato a Sabivka, un villaggio a ovest di Lugansk. Nel corso l’attacco, la popolazione si sarebbe rintanata nelle cantine. Notizie di scontri sono giunte anche da Heorhiivka e Rozkishne.

ucraina

Finora le nostre forze stanno tenendo” ha dichiarato un portavoce dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk che ha preferito rimanere anonimo.

L’eco dei colpi d’arma da fuoco è arrivata sino a Rio de Janeiro, in Brasile, dove ieri sera Angela Merkel e Vladimir Putin si sono incontrati prima di assistere alla finale della Coppa del Mondo tra Germania e Argentina. Entrambi hanno convenuto sul fatto che nell’est dell’Ucraina la situazione sta peggiorando, secondo quanto riferito da fonti del Cremlino, e che occorre un immediato cessate il fuoco e uno scambio di prigionieri.

Ma la tensione resta alta. Mosca ha minacciato l’Ucraina di “conseguenze irreversibili” dopo che una granata è stata lanciata dal territorio ucraino al territorio russo, causando un morto. Kiev ha negato di avere responsabilità per quanto accaduto.

Sono almeno quindici i civili rimasti uccisi nella giornata di domenica negli scontri a Lugansk e Donetsk. Da aprile a oggi, ha ricordato la BBC, più di mille tra civili e combattenti hanno perso la vita nell’est dell’Ucraina.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
Tutti gli articoli di Antonio Scafati →