Che fosse quantomeno perplesso riguardo alla piega presa dal processo sulle Riforme e dal rapporto tra Forza Italia e Matteo Renzi, lo si era già capito da un po’. Ma ora Raffaele Fitto mette nero su bianco – in tutti i sensi – i suoi dubbi, scrivendo una lettera aperta a Silvio Berlusconi, secondo quanto rivelato dal quotidiano di famiglia ‘Il Giornale’.
TROPPA FRETTA – Per Raffaele Fitto il problema principale sono “i contenuti della proposta in campo e la fretta”. Partendo da un punto fermo: la non contrarietà di fondo dell’ex governatore della Puglia al processo riformista. Secondo Fitto le perplessità scaturiscono da uno stravolgimento dell’iniziale Patto del Nazareno: “settimana dopo settimana, il quadro è cambiato fino ad essere capovolto: il sistema elettorale frutto di quell’accordo non c’è più, ed è destinato ad essere ulteriormente modificato, e in primo piano è apparsa una modifica costituzionale che tuttora fa molto discutere e non convince la gran parte dei nostri parlamentari”.
RALLENTARE E RIAPRIRE DIBATTITO – Per Raffaele Fitto la strada maestra è un rallentamento del processo attuale ed una ridiscussione dei termini del percorso di riforme. A partire dai nodi ritenuti più intricati: bicameralismo, forma di governo e referendum. Perché “una cosa così non esiste in nessuno dei Paesi i cui modelli istituzionali ammiriamo”. Fitto poi lancia un messaggio personale rivolto allo stesso Berlusconi: “è ancora più sbagliato porre una sorta di questione di fiducia su di te ogni volta che qualcuno solleva una più che ragionevole questione di merito, usando a seconda delle convenienze il patto del Nazareno per bloccare la discussione”. Un messaggio chiaro: non sono contro a priori ma non mi snobbate.
Emanuele Vena