Rinnovo contratto scuola: trattativa bloccata, manca un programma preciso
Rinnovo contratto scuola: trattativa bloccata, manca un programma preciso.
Ancora nessuna novità sul fronte rinnovo contratto scuola. All’orizzonte non c’è ancora nulla che faccia sperare in una risoluzione in tempi brevi. Mentre dall’altra parte il comparto Forze Armate, pur con qualche polemica, ha chiuso alla fine della scorsa settimana la querelle sul nuovo contratto. Aumenti stipendio più alti per polizia e Forze Armate, con aumenti medi attorno ai 140 euro al mese. E più nello specifico 125 euro circa per le Forze Armate e poco più di 130 euro per la Polizia. Con arretrati che saranno rispettivamente di 517 euro e di 556 euro, come ha riportato il Ministro Madia.
Aumenti più consistenti rispetto al comparto scuola, perché quelle categorie non rispondono alle norme incluse nel dlgs 29/93; ovvero alla “razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego”.
Rinnovo contratto scuola: tra aumenti e nuove regole
Come riferisce Tecnica della Scuola, alla fine il rinnovo contratto del comparto scolastico potrebbe tramutarsi in un contratto meramente economico. Con le risorse attualmente disponibili, anche perché strappare qualcosa in più parrebbe praticamente impossibile. Ciò significherebbe rimandare a dopo le elezioni l’aspetto normativo che sta tanto facendo discutere le parti direttamente interessate. Nonché i sindacati, in lotta per avere più materie oggetto di contrattazione e per superare alcuni scogli della Legge Brunetta.
L’Aran ha presentato alcune bozze di contratto, ma non sono piaciute alcune norme che di fatto conferiscono maggiore potere ai dirigenti scolastici e più doveri a docenti e personale Ata, nonostante l’aumento stipendiale esiguo.
Per ora comunque la trattativa è sospesa e non c’è ancora un programma preciso. Ovviamente si attende (e si spera a breve) un annuncio ufficiale della ripresa di una discussione. Su un contratto la cui strada, al momento in cui scriviamo, è ancora in salita. Certo è che il rinnovo economico – ovvero un parziale rinnovo del contratto che almeno farebbe scattare gli aumenti stipendio in busta paga il prima possibile – potrebbe accontentare entrambe le parti. Nel rimandare poi al prossimo anno, con la nuova legislatura, un discorso più ampio su un contratto che docenti e Ata sperano migliore.