Sondaggi politici elettorali SWG: quanto contano fascismo e antifascismo?
Tra i temi di questa campagna elettorale, rispetto all’ultima di un lustro fa, trova spazio (o almeno, maggior spazio) l’ideologia fascista e l’antifascismo. L’exploit di CasaPound – partito di ispirazione neofascista – ha acceso un virulento dibattito all’interno dell’arena mediatica italiana.
SWG analizza il sentimento degli italiani circa fascismo e antifascismo. In particolare, si concentra sulla paura di un ritorno dell’ideologia fascista e sull’importanza dell’antifascismo.
Sondaggi politici elettorali SWG: 2 su 3 convinti dell’importanza dell’antifascismo
Alla domanda su quanto sia importante combattere il ritorno delle ideologie fasciste e naziste, una corposa maggioranza è convinta della giustezza della battaglia. In particolare, per il 41% è una questione molto importante; è abbastanza importante per un altro 24%.
A fronte del 65% che afferma il valore della battaglia antifascista, c’è un 35% che la ritiene poco (16%) o per nulla importante (11%), o che preferisce non rispondere.
Sondaggi politici elettorali: necessaria la repressione del neonazismo
SWG sottopone la seguente domanda;
Qualcuno afferma che il neonazismo debba essere represso sempre e subito. Lei è d’accordo con questa affermazione?
Il “popolo del sì” è la gran maggioranza (il 75% del campione) ma si suddivide in maniera quasi equa tra chi vorrebbe che vada fatto immediatamente, senza “se” e senza “ma, e chi, invece, è d’accordo ma senza voler esagerare con gli allarmismi.
Un 11% (poco più di un italiano su dieci), afferma che che no, non andrebbe represso sempre e subito, in quanto ognuno ha il diritto a esprimere le proprie opinioni. Una minoranza – un 4% afferma che si tratta solo di ragazzate. Infine, un 10% non sa o non risponde.
Sondaggi politici elettorali SWG: più importante la repressione del nazismo che del fascismo
Una domanda interessante compara l’importanza di rempire chi ineggia al fascismo e chi, invece, ineggia al nazismo. Due ideologie molto simili ma che conformano l’identità nazionale su elementi distinti. Non possiamo estenderci eccessivamente su analogie e differenze. Tuttavia risulta interessante la differenza di accettazione tra l’uno e l’altro.
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La repressione di chi ineggia al nazismo andrebbe repressa per il 68% del campione. Un 8% in più rispetto all’importanza di reprimere chi ineggia al fascismo (60%). Per quanto siano dati abbastanza simili, denotano una maggior accettazione dell’ideologia fascista, piuttosto che dell’ideologia nazista.
Mentre un 31% considera poco o per nulla importante la repressione del fascismo, la percentuale si abbassa fino al 23% (dato aggregato di poco + per nulla importante) per quanto concerne la repressione di fenomeni neonazisti.
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