Sondaggi elettorali EMG: Il PD è in ripresa. Si fermano M5S e centrodestra
Sondaggi elettorali EMG: Il PD è in ripresa. Si fermano M5S e centrodestra
Nel consueto sondaggio de lunedì di EMG per La7, si osservano le variazioni per le intenzioni di voto. Di settimana in setitmana calano gli indecisi. Anche il livello dell’astensione è in fase calante, segno che, forse, questa campagna elettorale sta cominciando a sortire qualche effetto concreto sulla cittadinanza.
Sondaggi elettorali EMG: il centrodestra ristagna
La prima coalizione d’Italia soffre, da qualche settimana, una stasi. Le discussioni interne tra Lega e Forza Italia minano la solidità e la credibilità del centrodestra. I primi tre partiti della coalizione perdono uno 0,1% a testa. Una flessione leggera ma che conferma il trend negativo. Solo la quarta gamba – Noi con l’Italia – riesce a recuperare un decimale.
La coalizione passa dal 37,7 al 37,5%, allontanandosi ulteriormente dalla barriera del 40%. Tuttavia, la variazione, se raffrontata con gli altri risultati del sondaggio, non incide sul numero stimato di seggi ottenuto dal centrodestra (che, anzi, vede un aumento minimo del range, di un seggio).
Sondaggi elettorali EMG: il PD è in ripresa e torna al 24%
Dopo un periodo buio, il PD intravede uno spiraglio di luce. Il principale partito di governo rialza la testa e, anche per EMG, il partito con sede al Nazareno può timidamente sorridere. Rispetto alla scorsa settimana, il PD recupera un +0,3%, passando dal 23,7 al 24,0%. Stesso incremento per +Europa/Centro Democratico. Il tandem composto da Bonino e Tabacci passa dall’1,4 all’1,7%. La Civica Popolare della Lorenzin non si smuove dal punto percentuale tondo (così come l’irriducibile SVP mantiene il suo granitico 0,4%). Infine, la lista dei verdi, PSI e Area Civica, ottiene l’1,6% delle preferenze. La coalizione del centrosinistra passa così dal 28,1 al 28,7%.
Sondaggi elettorali EMG, stop dei 5 Stelle. LeU: è emorragia di voti
Il Movimento 5 Stelle sembra accusare un primo stop. Il partito pentastellato accusa la maggior flessione della settimana (-0,5%) passando dal 27,0 al 26,5%. Il partito condotto da Luigi Di Maio sarà soggetto a maggior volatilità, rispetto alle altre forze politiche: da un lato, l’istituzionalizzazione può convincere l’elettorato indeciso moderato a schierarsi con i pentastellati. Dall’altro, l’uscita di Grillo rafforza questo percorso di istituzionalizzazione, ma ne cede in vigore e originalità. Non è ancora possibile affermare se la scelta operata da Di Maio risulterà quella vincente e che effetti potrà produrre da qui al 4 marzo.
Chi se la passa certamente male è la coalizione di Liberi e Uguali. Il caos liste, il broncio di Civati nei confronti degli altri leader della coalizione e la blindatura di alcuni esponenti, ha disilluso ulteriormente molti elettori della nuova coalizione di centrosinistra. Liberi e Uguali perde lo 0,4%, passando dal 6,1 al 5,7%.
L’opzione “altro partito” (che include, tra le altre, CasaPound e Potere al Popolo), vede un incremento del 0,5%, passando dall’1,1 all’1,6%.
Sondaggi elettorali EMG: calano indecisi e astenuti
Stando alla rilevazione di EMG, calano leggermente gli indecisi e ancor di più gli astenuti. Il popolo dell’astensione si riduce dell’1%, passando dal 33,8 al 32,8%. Gli indecisi calano leggermente, di 0,2 punti percentuali (da 14,2 a 14,0%). Costante, invece, la percentuale di coloro che opteranno per la scheda in bianco (2,4%).
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