The Water Diviner: trama, cast e recensione del film con Russell Crowe
Stasera 31 gennaio va in onda su Rete 4 “The Water Diviner”, il primo film da regista di Russell Crowe ( “Il gladiatore”; “Un’ottima annata”). Il film drammatico è uscito nelle sale nel 2014 e si basa sulla sceneggiatura di Andrew Anastasios e Meghan Wilson-Anastasios. La pellicola ha avuto numerosi riconoscimenti quali gli AACTA Award e i Film Critics Circle of Australia Award.
Un colonnello incaricato delle ricognizioni su un campo di battaglia in Turchia scrive sul suo rapporto che un vecchio è riuscito ad arrivare dall’Australia per cercare la tomba di suo figlio: questo lo spunto reale dal quale Crowe ha tratto il film.
The Water Diviner, la trama e il cast
Siamo nel 1919, appena un anno dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Il contadino rabdomante australiano Joshua Connor (Russell Crowe) ha perso i tre suoi figli in guerra sul fronte turco e ha appena perso sua moglie. Memore di una promessa fattale, Connor parte per Gallipoli in Turchia per ricercare i corpi dei figli e dare loro una degna sepoltura nella loro terra natia, l’Australia. Si troverà in un mondo estraneo e ostile, ma grazie all’aiuto di una donna, Ayshe (Olga Kurylenko), proprietaria dell’hotel nel quale egli alloggia; e del colonnello turco Hasan (Yilmaz Erdogan), riuscirà a scoprire che forse uno dei suoi figli è ancora vivo.
A completare il quadro del cast ci sono gli attori Cem Yilmaz, Jai Courtney, Dylan Georgiades e Megan Gale.
The Water Diviner, la recensione
Il film affronta tematiche profonde quali il confronto tra culture diverse (quella turca e quella australiana); la brutalità della guerra ma anche il potere riscattante dell’amore e la capacità di oltrepassare i limiti umani dei conflitti. Il film è la dimostrazione che l’amore di un padre per i suoi figli può percorrere chilometri e chilometri e non indebolirsi di fronte agli ostacoli. Una pellicola da molti definita troppo “classica”, ma che comunque ha elementi potenti che suscitano nello spettatore la commozione.
Megghi Pucciarelli