Iron Man: cast, trama e recensione del film su Italia 1
Dopo “Thor” e “Capitan America- Il primo vendicatore”; ecco stasera su Italia 1 alle ore 21:25 la genesi di un altro personaggio dell’universo Marvel: “Iron Man”. Il noto e amato supereroe di ferro è interpretato in questo film dall’attore Robert Downey Jr. e diretto dal regista Jon Fevreu. Uscita nel 2008, la pellicola ha due sequel: “Iron Man 2” (2010) e “Iron Man 3” (2013). Vediamo la trama e il cast nel dettaglio.
Iron Man, la trama del film
Il multimiliardario Tony Stark, produttore ed esportatore di armi, si trova in Afghanistan per promuovere un suo prodotto delle Stark Industries ai militari statunitensi. Il suo convoglio è attaccato dai terroristi con una bomba, la quale esplode in mille pezzi che si conficcano nel corpo di Tony. In seguito egli viene rapito dai terroristi e riesce a sopravvivere grazie al fisico Yinsen, suo compagno di prigionia, che fabbrica un magnete e lo inserisce nel corpo di Stark per evitare che le schegge gli arrivino al cuore. I due riescono poi ad evadere creando una super armatura che sconfigge i terroristi: proprio da questo prototipo nascerà Iron Man. Al suo ritorno in America, capisce che con l’armatura che ha creato può essere utile a combattere il crimine.
Iron Man, il cast
Insieme a Robert Downey Jr. (“The Judge”; “Sherlock Holmes- Gioco di ombre”) nei panni di Tony Stark ci sono Gwyneth Paltrow ad interpretare la sua super indaffarata segretaria Pepper Pots; Jeff Bridges nel ruolo di Obadiah Stane, mentore di Tony e Terrence Howard è il Colonnello James Rhodes.
Come in ogni film Marvel, appare in un cameo lo storico Stan Lee, il fumettista creatore della maggior parte dei supereroi marveliani.
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Iron Man, recensione
Il personaggio di Tony Stark piace tanto al pubblico per la sua arroganza, spregiudicatezza anche e soprattutto con le donne e per la sua consapevolezza di essere un genio dell’ingegneristica. Dopo il ritorno dall’Afghanistan, Tony vuole espiare i propri peccati: sa di esser stato causa di numerose morti con le sue armi. Il suo metodo per redimersi è perfezionare la potentissima armatura per sconfiggere i cattivi. Ma soprattutto ciò che lo rende più umile, nel profondo della sua armatura di titanio, è la debolezza di avere in circolo nel sangue pezzi di metallo potenzialmente mortali. La Marvel ha quindi creato un supereroe paradossale con la corazza dura e invincibile -creata dal suo genio e non frutto del caso o di qualche superpotere- il quale fulcro è proprio il suo “cuore magnetico” simbolo della sua debolezza.
Megghi Pucciarelli