Gestione separata Inps: aliquote e contributi 2018. La circolare.
L’Inps ha diffuso una circolare relativa alle aliquote e contributi 2018 per gli iscritti alla gestione separata Inps. I collaboratori e i liberi professionisti iscritti alla gestione separata Inps dovranno quindi consultare tale circolare firmata in data 31 gennaio 2018 per applicare le nuove aliquote contributive, oltre a minimali e massimali di reddito su cui calcolare i contributi ai fini pensionistici e previdenziali.
Gestione separata Inps 2018: aliquote contributive e di computo
Nella circolare si legge che per i collaboratori e figure assimilate iscritti alla Gestione Separata l’aliquota contributiva e di computo è elevata per l’anno 2018 al 33%.
Di seguito si fa riferimento alla legge n. 81 del 22 maggio 2017: Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi di lavoro subordinato. La legge prevede che a partire dal 1° luglio 2017, “per i collaboratori, gli assegnisti e i dottorandi di ricerca con borsa di studio, i titolari degli uffici di amministrazione, i sindaci e revisori, iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata, non pensionati e privi di partita Iva, è dovuta un’aliquota contributiva aggiuntiva pari allo 0,51%”. Che si aggiunge a quelle già in vigore (0,50% e 0,22%).
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata Inps, “l’aliquota contributiva è stabilita in misura pari al 25%”. Nessuna modifica per l’ulteriore aliquota contributiva dello 0,72%.
Infine, per i soggetti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie, l’aliquota per il 2018 resta confermata al 24% sia per collaboratori e assimilati, sia per liberi professionisti.
Gestione separata Inps: riepilogo aliquote, tabelle
Pertanto, si riassume quanto segue.
Collaboratori e figure assimilate | ||
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL. | 34,23% (33% + 0,72% + 0,51%). | |
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL. | 33,72% (33% + 0,72%). | |
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria. | 24%. | |
Liberi professionisti | ||
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie. | 25,72% (25.00 IVS + 0,72% aliquota aggiuntiva). | |
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria. | 24%. |
Gestione separata Inps: ripartizione dell’onere contributivo
Per quanto riguarda la ripartizione dell’onere contributivo tra collaboratore e committente, questa viene definita nella misura di 1/3 (collaboratore) e 2/3 (committente). La circolare ricorda che l’obbligo del versamento dei contributi è in capo all’azienda committente, chiamata a effettuare il pagamento entro il 16 del mese successivo a quello della effettiva corresponsione del compenso. Come? Tramite modello F24 telematico per i datori di privato, mentre le Amministrazioni Pubbliche dovranno usare il modello F24 EP.
Per i liberi professionisti, invece, l’onere contributivo è a loro carico e il versamento va effettuato in base alle scadenze fiscali tramite modello F24 telematico.
Assegni familiari 2018: la circolare Inps a questo link.
Gestione separata Inps: massimale e minimale
Passiamo ora all’ultima voce della circolare, relativa al massimale e al minimale. Per quanto riguarda il massimale di reddito per l’anno 2018, esso è pari a 101.427,00 euro. Le aliquote per il 2018 si applicano così ai redditi che non eccedono tale cifra. Il minimale di reddito è invece pari a 15.710,00 euro.
“Gli iscritti per i quali è applicata l’aliquota del 24% avranno l’accredito dell’intero anno con un contributo annuo di euro 3.770,40; mentre gli iscritti per i quali il calcolo della contribuzione avviene applicando l’aliquota maggiore avranno l’accredito con un contributo annuale pari a” quanto riportato di seguito.
- 4.040,61 euro (di cui € 3.927,50 ai fini pensionistici) per i liberi professionisti con aliquota 25,72%;
- 5.297,412 euro (di cui € 5.184,30 ai fini pensionistici) per i collaboratori e figure assimilate con aliquota 33,72%;
- 5.377,533 euro (di cui € 5.184,30 ai fini pensionistici) per collaboratori e figure assimilate con aliquota 34,23%.