Elezioni politiche: grande alleanza o voto anticipato, le mosse di Mattarella
Elezioni politiche: grande alleanza o voto anticipato, le mosse di Mattarella
Profonda incertezza riguardo al risultato che uscirà dalle urne il prossimo 4 marzo. È il sentire comune ma lo dicono anche le rilevazioni delle intenzioni di voto; è ovvio che il Presidente della Repubblica stia valutando tutti gli scenari possibili pur di garantire la governabilità.
A inizio mese, era stato il Foglio a riferire un retroscena. Considerate le attuali alleanze, nessuna coalizione avrà i numeri per governare; ecco perché Mattarella starebbe pensando alla formazione di Pietro Grasso per evitare il ritorno alle urne. Il Presidente del Senato, in pratica, dovrebbe fornire l’appoggio a un asse Pd-Forza Italia. Uno “schema a tre punte”, come l’ha definito il quotidiano di Cerasa, “non troppo differente da quello andato in scena nel 2013”.
Elezioni politiche: grande alleanza o voto anticipato, le mosse di Mattarella
In realtà, i silenzi di Mattarella – ancor più delle parole – sembrano allontanare l’eventualità di un “governo del Presidente”, per dirla con le parole pronunciate di recente da Massimo D’Alema; cioè un esecutivo di “larghissime intese” che da Berlusconi arrivi fino alla sinistra.
Insomma, il Quirinale non vuole sostituirsi al Parlamento: non c’è nessuna grave crisi che imponga un intervento “diretto”; d’altra parte, nessuna forza politica pare abbastanza forte da garantire una maggioranza stabile. Fosse anche solo per risolvere il “classico” empasse: votare una legge elettorale prima di tornare alle urne. Eventualità sgradita ancor più a Bruxelles che al Colle.
Dunque, a Mattarella toccherà – volente o nolente – fornire una “copertura” istituzionale al prossimo esecutivo. In questo senso, sembra orientato verso la conferma di Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi. Adesso, si può solo aspettare l’elezione del Presidente della Camera e di quello del Senato e le relative trattative tra partiti. Solo a quel punto, il Presidente potrebbe avere delle indicazioni “decisive” in vista delle consultazioni; governo Pd+Fi+partiti minori o governo Pd+Fi+parti della Lega potrebbero essere le strade percorribili.
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