Cronaca ultime notizie: Renata Rapposelli, molti punti non tornano
Sono passati molti mesi, ormai, dalla morte di Renata Rapposelli. La pittrice cinquantanovenne, originaria di Chieti, era scomparsa ad Ancona il 9 ottobre 2017 e fu ritrovata circa un mese dopo. Il suo corpo, in avanzato stato di decomposizione, venne recuperato in un fossato nel Parco del Tolentino, sulle rive del fiume Chianti. Fin dalla sua sparizione, gli inquirenti non hanno mai creduto all’ipotesi dell’allontanamento volontario.
I primi, e tuttora unici, sospettati furono Giuseppe e Simone Santoleri, rispettivamente ex coniuge e figlio della donna. Il movente dell’omicidio sarebbe di tipo economico. La vittima, infatti, era riuscita ad ottenere il mantenimento e, in quel periodo, aveva iniziato a chiedere gli arretrati. Dopo mesi di indagini, si è sempre al punto di partenza e molti elementi continuano a non convincere gli inquirenti.
Cronaca ultime notizie: cosa accadde la sera in cui Renata è scomparsa?
Quella sera, Renata, si era recata a Giulianova nella casa dei due uomini per discutere sulla rateizzazione del mantenimento che le spettava. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto tra quelle mura. Alcuni testimoni sostengono di aver sentito un forte litigio e una donna urlare. Giuseppe Santoleri ha sempre sostenuto che, dopo quella furiosa lite, aveva accompagnato la sua ex moglie presso il Santuario della Madonna del Loreto.
Renata Rapposelli, il perito ‘solo illazioni’
Altre dichiarazioni da parte di una farmacista e di un’amica di famiglia, però, smentiscono questo alibi. A quanto pare, Renata non è mai giunta in quel Santuario e, inoltre, i problemi di salute di cui Giuseppe soffriva, gli impedivano di guidare l’auto di famiglia. L’unico che poteva trasportare la donna era il figlio della coppia, Simone.
Cronaca ultime notizie: proseguono le indagini
Dopo lunghe settimane di indagini, si giunse alla conclusione che il ragazzo, durante un raptus, avesse strangolato sua madre e poi l’avrebbe abbandonata nel Parco in cui è stata ritrovata circa un mese dopo.
Gli esami sul corpo della donna, a causa della decomposizione e delle intemperie, non sono riusciti a fornire elementi utili alle indagini; si attendono inoltre le analisi sul terriccio ritrovato sotto l’auto dei Santoleri, che potrebbe corrispondere a quello presente sulle rive del Chienti. Si attende una svolta all’interno di questo giallo, ancora ingarbugliato e avvolto dal mistero.
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