Elezioni politiche, chi vincerà i collegi uninominali, la grande mappa del Termometro
Elezioni politiche, chi vincerà i collegi uninominali, la grande mappa del Termometro
Le proiezioni sui seggi fatte dal Termometro Politico sono finalmente su mappa e aggiornate
E’ possibile osservare di seguito la cartina dell’Italia colorata in base al vincitore di ogni collegio uninominale.
Il blu del centrodestra è prevalente, è il colore di 133 collegi da Nord a Sud, anche se è il lombardo veneto in particolare che regala più vittorie alla coalizione.
Il centrosinistra vince quai solo nelle regioni rosse, anzi in una parte di queste, visto che la Toscana nordoccidentale e l’Emilia occidentale sembrano virare più a destra, come gran parte di Marche e Umbria.
Il Movimento 5 Stelle prevale in Sicilia, nelle Marche, nel Lazio, nel torinese.
E’ possibile zoomare per osservare i collegi più piccoli, quelli urbani, e passando su ognuno di essi si può leggere la percentuale approssimata stimata di ogni coalizione o lista.
Il centro e il Sud sono il territorio in cui sono più presenti esiti incerti. Ovvero dove centrodestra e centrosinistra sono pari, o dove lo sono centrodestra e grillini. Solo in un collegio romano la partita è tra Movimento 5 Stelle e centrosinistra.
Lungo le coste, sull’adriatico, in Sicilia, Sardegna, a Torino vi sono in particolare i collegi in bilico tra M5S e centrodestra.
Mentre in marrone vi sono gli 11 in cui tutti e tre i principali contendenti sono appaiati.
Cliccando sulla singola coalizione nella legenda saranno evidenziati solo i collegi vinti da quella selezionata.
Elezioni politiche, la distribuzione del consenso
Nella stessa infografica di cui abbiamo parlato è possibile selezionare la pagina delle coalizioni o liste per osservare la distribuzione del consenso nel Paese.
Il centrodestra come sempre è più forte in Lombardia, Veneto, nella media fascia tirrenica, nella Sicilia orientale.
Il centrosinistra è sempre più concentrato in Toscana, Emilia, Trentino Alto Adige.
Il Movimento 5 Stelle dovrebbe avere più consenso nei collegi lungo le coste adriatiche e tirreniche e in Sicilia e Sardegna. Rimanendo debole nella regione più grande, la Lombardia.
Come già avevamo ribadito è importante sottolineare che queste sono stime effettuate tramite il calcolo dei voti delle elezioni politiche 2013 ed europee 2014 rielaborate tramite l’attribuzione dei voti di liste non più esistenti. E tramite lo spostamento dei voti di quelle formazioni usciti dalle proprie coalizioni come NCD e MDP. E un confronto finale con i sondaggi attuali.
Si tratta di approssimazioni al 5% più vicino. A volte la somma potrebbe risultare 100 perchè gli altri partiti risultano deboli, magari sotto il 5%, anche se chiaramente non sono a zero
Chiaramente alla fine come sempre vi sarà un movimento non omogeneo dei partiti. Dato un calo del 5% in alcuni collegi vi sarà una stabilità e in altri uno del 10%. Attualmente è difficile capire con esattezza dove e come vi saranno queste discrepanze. Possiamo solo fare ipotesi, come quelle che vedono il centrosinistra tenere meglio in Lombardia e perdere di più in Toscana.
Ma sarà solo il 4 marzo che avremo la risposta
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