Influenza suina 2018: sintomi e come avviene il contagio.
Segnatevi questo nome: influenza suina. Ne potrete sentire parlare molto nei prossimi giorni, e già in queste ore sta facendo parecchio rumore. L’influenza suina avrebbe infatti colpito già moltissimi italiani, causando ricoveri e perfino due decessi in Sardegna. Dopo l’epidemia influenzale che ha costretto milioni di italiani a letto in questo infausto gennaio, a febbraio le cose non sembrano migliorare di molto con l’arrivo del nuovo virus A-H1N1. Nuovo si fa per dire, visto che l’influenza suina è già ben nota. Stavolta, però, potrebbe essere più potente della precedente. Ecco i principali sintomi e come avviene il contagio.
Influenza suina 2018: sintomi principali
Quali sono i principali sintomi dell’influenza suina? Febbre alta, con temperature che superano i 39 gradi; accompagnata da brividi lungo il corpo ed emicranie; non mancano all’appello i consueti dolori a muscoli e ossa, oltre a problemi a prender sonno; possono essere presenti anche altri disturbi, come mal di gola, forte tosse, difficoltà respiratorie, senso di nausea e problemi intestinali che possono causare vomito. Infine, tra i sintomi spicca anche una eccessiva lacrimazione agli occhi, con eventuale bruciore degli stessi.
I sintomi dell’influenza suina possono arrivare da uno fino a massimo 3 giorni dall’avvenuto contagio. I soggetti che ne soffrono di più sono ovviamente bambini, anziani e donne in stato di gravidanza.
Influenza suina 2018: come avviene il contagio
L’influenza suina 2018 risulta pericolosa anche perché sarebbe molto resistente e ciò aumenta il rischio di contagio. Si stima una resistenza fino a un massimo di 2 giorni del virus prima che questo perda di forza. La pericolosità del virus A-H1N1 è data anche dalla sua combinazione con l’epidemia influenzale in essere.
Come per ogni influenza, il contagio avviene nel modo consueto. Evitare quindi di essere esposti a tosse e starnuti, così come presenziare in luoghi affollati. I consigli per prevenire il contagio si riflettono anche nelle pratiche abitudini del quotidiano. Quindi aerare spesso ambienti chiusi, lavarsi di frequente le mani e praticare una dieta alimentare energetica e ricca di vitamine, mediante l’assunzione di frutta e verdura.