Bitcoin: valore e quotazione in picchiata a inizio febbraio.
Il mercato delle criptovalute in picchiata. Bitcoin ha perso oltre la metà del proprio valore di capitalizzazione di mercato dall’inizio del 2018 e ha portato con sé anche tutte le altre valute elettroniche. Ancora non così forti da poter sostenere da sole il “peso” di essere quello che sono. Sul crollo generalizzato delle criptomonete ecco spuntare i soliti colpevoli. Le voci di una bolla, le restrizioni da parte dei Governi (Giappone, Corea del Sud, Cina, India…), lo scetticismo da parte della finanza, lo sbarco a Chicago che ha consentito l’apertura delle scommesse “al ribasso”, senza dimenticare gli attacchi continui da più parti che hanno cominciato a scalfire la corazza di BTC, quell’armatura che fino a oggi sembrava inattaccabile.
A gennaio si era anche detto che il primo mese di ogni anno rappresentava una caduta fisiologica per tutte le valute elettroniche, quasi una costante. Ma adesso siamo a febbraio e il crollo continua, non solo per Bitcoin peraltro, ma anche e soprattutto per tutte le altre Coin.
Bitcoin: valore e quotazione BTC e le altre
Come riporta Repubblica, alcuni operatori finanziari già parlano di una “fuga da panico”, dando così adito a un crollo che di certo non si arresterà qui. Dalle stelle alle stalle, BTC si è vista protagonista di un crollo vertiginoso che ha causato perdite di valore non indifferente. Nel corso di 1 giorno, riporta il quotidiano romano, “sono stati bruciati 100 miliardi di dollari di valore fra tutte le monete virtuali presenti sulle varie piattaforme”.
Stando ai grafici di CoinMarketCap in tempo reale, l’analisi attuale sulle valute digitali è impietosa. BTC sta perdendo oltre l’11% ed è a quota 7.693 dollari. Ethereum giù in picchiata, calato di oltre il 12% in 24 ore, a 777 dollari circa. Ripple fa addirittura peggio, calando di 15 punti percentuali e venendo scambiata a 0,75314 dollari. Nella top 20 delle criptovalute per valore di capitalizzazione di mercato, si segnalano generalmente perdite che vanno dal 10 al 20%. Solo Stellar riesce a tenersi a singola cifra (ma di poco, 9,40%), mentre Tether tiene il colpo segnando un sorprendente punto positivo (+0,26%).
Se poi scendiamo a guardare l’andamento delle altre valute elettroniche, ritroviamo perdite ancora maggiori, alcune delle quali superano perfino i 20 punti percentuali.
La domanda che in molti si pongono ora è la seguente: quanto durerà ancora questo crollo? Siamo arrivati all’attesa e tanto preannunciata esplosione della bolla? O tutto rientrerà nella normalità nel giro di pochi giorni?
La volatilità, così come l’incertezza, regnano sovrane nel panorama delle valute digitali. L’impressione è che l’andamento adesso, a differenza di prima, lo decida davvero il mercato (Stati, regolamentazioni, voci di corridoio, scommettitori/speculatori…). Tutta colpa della “istituzionalizzazione” di BTC? C’è chi scommetterebbe di sì. Almeno fino alla prossima smentita.