Elezioni regionali Lombardia e Lazio: candidati ripescati in extremis
Ora la partita delle liste elettorali è davvero chiusa. Gli schieramenti sono decisi e sono pronti per l’ultimo mese di campagna elettorale in vista dell’agognatissimo 4 marzo.
Molti i ripescati in extremis, sia a livello nazionale che regionale. E molte le personalità ambigue, almeno per quanto riguarda l’appartenenza alla lista politica che andranno a rappresentare. Tra questi, in Lombardia, Carmine Abagnale. Ex poliziotto, adesso in pensione, con un passato di consigliere comunale in Forza Italia prima, Pdl poi, infine all’opposizione con gli alfaniani durante la giunta Pisapia. Dal 2016 Assessore alla Sicurezza presso il Municipio 4 di Milano, guidato dal leghista Paolo Bassi, venerdì scorso decide di dimettersi dalla carica. Perché? Per candidarsi alle elezioni regionali lombarde. Dove? Come capolista a Milano in una delle liste civiche, Obiettivo Lombardia, che appoggiano il dem Giorgio Gori alla presidenza regionale.
“Sono un moderato, rimasto deluso dal centrodestra. Ho rimesso le deleghe ieri (venerdì 2 febbraio) e l’approdo verso Gori è stato un percorso naturale”. Giustifica così, Abagnale, la sua mossa “trasformista”. Cambio casacca non bene accetto dal suo elettorato milanese: “Se sei candidato lì non ti voto”, “Uno schifo, schifo, schifo”, sono solo alcuni dei commenti.
Elezioni regionali Lombardia e Lazio: candidati ripescati in extremis
Ma Abagnale non è l’unico di Obiettivo Lombardia a provenire dal centrodestra. A fargli compagnia l’ex Udc Daniela Papa e il già Pdl, prima di fondare nel 2013 a Bollate Noi con Renzi, Eugenio Barlassina.
Comunque sia, a liste chiuse, osserviamo che il flusso dal centrodestra verso il centrosinistra in Lombardia è fenomeno consistente. Troviamo numerosi ex maroniani e ciellini nella civica di Giorgio Gori stesso. Per non parlare, ovviamente, di Civica Popolare, la lista della Lorenzin che ha generato non poche polemiche nel centrosinistra anche a livello nazionale.
Per concludere con le elezioni regionali Lombardia 2018, di seguito l’elenco ufficiale dei candidati presidenti e le liste ad essi collegate:
Attilio Fontana appoggiato da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Energie per la Lombardia, Pensionati, Fontana Presidente;
Giorgio Gori appoggiato da Partito Democratico, Più Europa con Emma Bonino, Lombardia Progressista, Insieme, Civica Popolare, Obiettivo Lombardia, Lista Gori;
Dario Violi per il Movimento 5 Stelle;
Onorio Rosati per Liberi e Uguali;
Massimo Gatti per Sinistra per la Lombardia;
Angela De Rosa per CasaPound.
Elezioni regionali Lombardia e Lazio: candidati numerosi ex amministratori
Passando alla chiusura delle liste in lizza per le regionali del Lazio, in questo caso troviamo candidature che come minimo comun denominatore tra di loro hanno l’essere ex amministratori. Sia locali che regionali che nazionali, s’intende.
Iniziando dal centrodestra, tra le sue fila il pienone di ex assessori della giunta Alemanno. Candidato con Lega troviamo Enrico Cavallari, che in Campidoglio aveva la delega al Personale. Con Forza Italia, invece, l’ex vicesindaco Pdl Sveva Belviso.
Della consiliatura Alemanno fa parte Giovanni Quarzo, all’epoca consigliere comunale di maggioranza, candidato oggi con Fratelli d’Italia, e Chiara Colosimo (sempre candidata Fd’I), che è stata anche ultimo capogruppo pidiellino alla Pisana nell’era Polverini. Oltre alla Colosimo, tra gli eletti con la l’ex presidente di Regione, adesso in Fratelli d’Italia, troviamo Giuseppe Melpignano, il chirurgo Massimo Martelli e Giovanni Centrella (Energie per l’Italia).
Tra gli ex consiglieri, sempre nel centrodestra, candidati Donato Robilotta (tra i capilista di Energie per l’Italia), Pier Ernesto Irmici (Forza Italia), già portaborse di Fabrizio Cicchitto alla Camera, e Antonio Buonfiglio (EpI), ex sottosegretario di Alemanno al ministero dell’Agricoltura. A sorpresa per molti, candidato con Fratelli d’Italia Paolo Pace, ex presidente del municipio VIII eletto con il Movimento 5 Stelle.
Al centro, per Jean Leonard Touadi, si presenta Pierluigi Borghini, che sfidò Francesco Rutelli alle amministrative di Roma nel 1997.
Per il Pd corrono invece sia Marta Leonori, assessore allo Sviluppo economico di Ignazio Marino, sia Valentina Grippo, all’epoca consigliera comunale. Tra gli ex amministratori, in Liberi e Uguali troviamo Gemma Azuni, consigliera romana di Sel nelle due precedenti amministrazioni, e Emilia La Nave, fedelissima di Marino, già assessore nel Municipio II.
Elezioni regionali Lombardia e Lazio: i candidati presidenti ufficiali
In +Europa si candida l’ex consigliere radicale alla Pisana Rocco Berardo. Infine, con Potere al Popolo troviamo Sandro Medici, tre volte presidente del Municipio X e più volte candidato in liste di sinistra (comunali 2008, 2013 e 2016, e elezioni europee 2014).
Come per la Lombardia, di seguito l’elenco ufficiale dei candidati presidenti alla Regione Lazio e le liste ad essi collegate:
Nicola Zingaretti appoggiato da Partito democratico, Lista civica Zingaretti, +Europa, Insieme, Liberi e Uguali, Centro Solidale per Zingaretti;
Stefano Parisi appoggiato da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Energie per l’Italia, Noi con L’Italia;
Roberta Lombardi per il Movimento Cinque Stelle;
Sergio Pirozzi appoggiato da Lista Pirozzi e Lista Nathan;
Stefano Rosati per Lista Riconquistare l’Italia;
Mauro Antonini per Casapound;
Giovanni Paolo Azzaro per Democrazia Cristiana;
Jean Leonard Touadì per Civica Popolare;
Elisabetta Canitano per Potere al Popolo.