Mediaset ha appena ingaggiato una battaglia a suon di centinaia di milioni di euro con Sky: da una parte ha conquistato i diritti tv della Champions League per il prossimo triennio, poi ha tenuto duro in Italia, dove la televisione di Rupert Murdoch sembrava averla messa all’angolo nell’asta della Lega Calcio per i paccheti del campionato. Alla fine un’intesa tra le due parti, dopo polemiche e sospetti, è stata buona per spartirsi di diritti a trasmettere il campionato di Serie A sulle varie piattaforme. Eppure per il Biscione, che si è disimpegnato in Spagna cedendo a Telefonica la partecipazione in Digital Plus e accogliendo la stessa compagnia tlc iberica come socio in Premium all’11%, non è certo un periodo esaltante dal punto di vista del mercato.
Lo testimonia anche la relazione dell’Agcom, l’Autorità garante delle telecomunicazioni, riferita all’anno 2013. Tra i molti dati pubblicati, che certificano la crisi complessiva del settore Tlc e dell’editoria, emerge che è ancora Sky resta regina dei ricavi tv in Italia nel 2013, mentre la Rai perde meno dei concorrenti ed è ora seconda, sorpassando proprio Mediaset. L’anno scorso il gruppo 21st Century Fox/Sky Italia ha rastrellato 2,6 miliardi di giro d’affari (il 3,5% in meno rispetto al 2012), la Rai 2,3 miliardi (-1,6%) e la tv di Cologno Monzese “solo” 2,2 miliardi (-8,2%).
A pesare sui ricavi di Mediaset è stato il tracollo della pubblicità, che è scesa a quota 1 miliardo 730 milioni (da 1 miliardo e 966 milioni del 2012), mentre è cresciuta l’offerta a pagamento da 520 milioni a 550 milioni. La Rai ha visto invece crescere leggermente le risorse legate al canone da 1 miliardo 647 milioni a 1 miliardo 654 milioni, e scendere quelle della pubblicità da 683 milioni a 632 milioni. Sky registra un calo delle entrate da pay (da 2 miliardi 435 milioni a 2 miliardi 395 milioni) e della pubblicità (da 265 milioni a 210 milioni). Seguono a grande distanza Cairo Communication, proprietario di La7, a quota 136 milioni, e Discovery a quota 125 milioni.
Per quanto riguarda le quote di mercato della tv gratuita, la Rai sale al 49,4%, mentre Mediaset scende al 35,1%. Nella tv a pagamento, invece, Sky Italia detiene il 77,8% del mercato e Mediaset il 19,1%. Gli ascolti di Rai e Mediaset – emerge ancora dalla Relazione – vedono sempre più ridursi il distacco dalla quota di ascolti degli altri operatori tv considerati nel loro insieme.
In collaborazione con Calcio & Finanza