Sondaggi elezioni politiche 2018: 18 milioni di italiani non sanno se o chi votare
A meno di un mese dall’importante appuntamento del 4 marzo, SWG indaga il peso dell’astensione e dell’indecisione. In tutto sarebbero 18 milioni gli italiani che non sanno ancora per chi votare o, addirittura, se andare a votare. Ragionando in percentuale si parla del 37% di 47 milioni di elettori. Ora, secondo il direttore dell’istituto Enzo Russo: “Pd e Forza Italia, se azzeccano la campagna elettorale e attirano più indecisi degli altri, potenzialmente potrebbero crescere di un 2%. Questo significa che i Democrat potrebbero superare la quota del 25% mentre Forza Italia potrebbe collocarsi intorno al 18%. Anche per il M5S gli incerti sono un serbatoio potenziale di crescita ma leggermente inferiore; intorno all’1,5%”.
Sondaggi elezioni politiche 2018: 18 milioni di italiani non sanno se o chi votare
Gli indecisi possono essere suddivisi in 5 diverse categorie stando alla ricerca di SWG pubblicata dal Messaggero:
- quelli che “brancolano nel buio“; sono 5,6 milioni di elettori, in sostanza, indifferenti verso la politica e che, alla fine, non andranno a votare qualunque cosa succeda.
- quelli che “stanno cercando di orientarsi“; sono circa 5 milioni. Si tratta del profilo più rilevante per i partiti: anche se molti si asterranno, possono essere convinti a schierarsi.
- chi vuole garanzie sulla “governabilità“; 4 milioni di italiani che potrebbero costituire il maggiore serbatoio per Pd e Forza Italia. Convincendoli i due partiti potrebbero aumentare anche del 2% la propria percentuale di consensi.
- poi ci sono quelli che “cercano il meno peggio”; 2,6 milioni di elettori orientati a votare un leader.
- infine, ci sono anche i “delusi“; più o meno un milione di elettori che, nonostante i bocconi amari, torneranno a votare come hanno sempre fatto.
Contattati sempre dal quotidiano romano, altri sondaggisti come Nicola Piepoli ritengono che “gli incerti hanno una importanza relativa. Si aggiungeranno, con lievi differenze, ai milioni di elettori che hanno già deciso; favorendo, forse e in modo leggero, il centro-destra. Perché questo è il tempo degli “scazzati” – cioè della società dominata dall’umore rancoroso che viene raccolto meglio dal centro-destra – non solo in Italia”. Lapidario poi Antonio Noto, interrogato sempre dal Messaggero: “circa un milione di italiani deciderà in cabina elettorale. Come è successo in tutte le ultime elezioni”.