Sondaggi Macerata, SWG: società divisa, con la paura dell’immigrato e del fascismo
È stato – ed è tuttora – il tema della settimana. I fatti di Macerata (il brutale assassino di Pamela Mastropietro, da un lato, e il folle atto di violenza di Luca Traini, dall’altro) hanno riaperto le ferite aperte della società italiana. Da una parte, la paura verso l’immigrato. Un problema di numeri, di integrazione e percezione: senza stabilire un ordine gerarchico tra le cause che hanno portato l’immigrazione ad essere il tema principale della campagna elettorale, è indubbio che una buona parte della sfida elettorale passa da lì.
Dall’altra parte, invece, troviamo il fervore dell’antifascismo e la sempre maggior pressione della sinistra (LeU e Potere al Popolo in primis) sul tema. La paura verso il migrante sfida la paura verso il fascismo. E stando ai dati raccolti da SWG, a vincere è proprio la paura stessa.
Sondaggi Macerata SWG: oltre 1 italiano su 2 teme fascismo e immigrazione
Stando ai dati raccolti da SWG tra il 5 e il 7 febbraio, oltre 1 italiano su 2 ha molta o abbastanza paura degli immigrati. Lo conferma il 58% del campione. Immediatamente a ridosso, troviamo un 55% di intervistati che professano il proprio timore verso il ritorno di una violenza fascista in Italia. I due dati, presi in considerazione in ottica comparata, ci offrono un risultato davvero interessante. Il timore verso il migrante e la paura del fascismo si diffondono nella maggioranza della popolazione italiana. Una possibile interpretazione è che, fatta eccezione per gli estremi, la popolazione italiana sia in tensione tra una paura e l’altra, le quali possono oggettivamente coesistere.
Sondaggi Macerata: per la maggioranza è atto folle, ma politica è fondamentale
SWG chiede agli intervistati di valutare il gesto di Luca Traini attraverso la condivisione – o meno – di quattro affermazioni.
Quella che genera maggior consenso è che si è trattato di un atto folle, una risposta sbagliata a un’immigrazione fuori controllo. L’82% si trova molto o abbastanza d”accordo.
Più giù troviamo l’opzione che considera l’accaduto come un tentativo di strage di matrice razziale. Il 69% condivide questa affermazione. Anche in questo caso, è relativamente semplice trovare un consenso, considerando il simbolismo e la dinamica delle azioni di Traini.
Le ultime due risposte – che hanno una percentuale di condivisione molto simile – sono politicamente rilevanti. Il 47% crede che si sia trattato di un atto terroristico di matrice fascista, i cui responsabili morali sono i politici che soffiano sul tema dell’immigrazione. Il riferimento principale è, ovviamente, il binomio sovranista del centrodestra: Fratelli d’Italia e Lega.
A ridosso di questa risposta, troviamo quella di segno opposto che mette d’accordo il 44% degli intervistati: un atto che succede perché i cittadini si sentono soli e traditi e lo Stato pensa a difendere solo gli immigrati. Questa risposta contrasta fortemente con l’anteriore.
La vicinanza – in termini percentuali – tra le due ultime risposte, consente di comprendere ancora meglio la profonda spaccatura sociale su un tema ogni giorno sempre più delicato.