Rinnovo contratto statali: aumento stipendio, via libera della Corte dei Conti
Rinnovo contratto statali: aumento stipendio, via libera della Corte dei Conti.
Dopo nove anni di blocco contrattuale, la scorsa settimana è finalmente arrivato il via libera da parte della Corte dei Conti sul rinnovo contratto statali. Quindi, è seguita la firma definitiva sul nuovo contratto che interessa circa 250 mila dipendenti statali in senso stretto. Ovvero coloro i quali lavorano in istituti, Ministeri e agenzie fiscali. A questi vanno poi aggiunte altre unità di dipendenti statali interessati da contratti firmati successivamente, tra cui i dipendenti delle Forze Armate, quelli della scuola e poi ancora enti locali e sanità.
Rinnovo contratto statali: aumento stipendio, cosa succede adesso
La firma sul nuovo contratto dei 250 mila interessati è stata sigillata dall’Aran, l’agenzia che rappresenta il governo durante i negoziati e che in questo caso ha rappresentato il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. Tra i sindacati firmatari figurano Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Cisal.
Il nuovo contratto degli statali ha stabilito aumenti di stipendio medi di 85 euro lordi. Ma questi incrementi salariali arriveranno soltanto con la busta paga di marzo, quindi il mese prossimo. A fine febbraio, invece, dovrebbero arrivare gli arretrati degli anni 2016 e 2017 e dei primi due mesi del 2018. Parlando di cifre in senso letterale, gli arretrati variano da 370 a 712 euro, con 492 euro in media per dipendente. Gli arretrati dovrebbero arrivare a fine mese, martedì 27 o mercoledì 28, con una emissione speciale, che quindi non sarà la stessa dello stipendio.
Per quanto riguarda gli aumenti stipendio, come già anticipato, questi arriveranno nel mese di marzo per i 250 mila statali che per primi hanno visto chiuse le trattative sul nuovo contratto. A loro spetteranno 84-85 euro di media, con una forbice compresa tra 63 e 117 euro di aumento mensile (si parla sempre di lordo).
Per gli altri comparti per i quali la firma sul nuovo contratto è arrivato più tardi, si attende ancora l’ok da parte della Corte dei Conti. Ma il via libera dovrebbe arrivare a breve.