Pensioni novità 2018: Ape Social, pensione docenti slitta a settembre

Pensioni novità 2018: Ape social, pensione docenti slitta a settembre

Pensioni novità 2018: Ape Social, pensione docenti slitta a settembre.

L’accesso all’Ape social da parte del personale della scuola potrà avvenire solo a partire dal 1° settembre 2018. È questo il concetto principale espresso dalla circolare n. 7673 dell’8 febbraio 2018 diffusa dal Miur; che segue alla nota n. 50436/17 pubblicata lo scorso novembre. I sindacati Uil e Uil Scuola si sono schierati contro il Ministero. Denunciando l’inaccettabile ritardo che va a penalizzare molte unità “meritevoli di tutele” appartenenti al comparto scolastico.

Pensioni novità 2018: Ape social, cosa dice la nota del Miur

Fa discutere il contenuto della comunicazione n. 7673 pubblicata dal Miur l’8 febbraio 2018. La nota ha come oggetto l’Ape social. E in particolare le cessazioni dal servizio del personale scolastico e dei dirigenti scolastici, Con riferimento specifico alle indicazioni operative, attesa dal novembre scorso, con la diffusione della nota n. 50436/17. Ecco il contenuto della nuova circolare.

Coloro che hanno avuto il riconoscimento delle condizioni di accesso all’Ape sociale […] e hanno ricevuto la comunicazione Inps di riconoscimento delle condizioni di accesso all’Ape sociale potranno presentare la domanda cartacea di cessazione dal servizio all’istituzione scolastica di riferimento per il personale docente e Ata; o all’USR di riferimento per i dirigenti scolastici. Nella domanda di cessazione l’interessato dichiarerà di essere in possesso dei requisiti previsti per l’Ape sociale certificati e riconosciuti dall’Inps tramite l’invio delle suddette comunicazioni. Le suddette cessazioni decorreranno dall’1 settembre 2018; secondo la normativa vigente relativa al “pensionamento” personale della scuola, atta a garantire la continuità didattica nel corso dell’anno scolastico.

Infine, la nota informa che sarà possibile inserire e convalidare le dimissioni al SIDI utilizzando il codice CS10 in luogo della data della domanda di cessazione.

Pensioni novità 2018: Ape social, le reazioni dei sindacati alla nota Miur

Domenico Proietti (Uil) e Pino Turi (Uil Scuola) hanno parlato di “ritardo inaccettabile”; criticando apertamente l’ultima nota del Miur. “Viene chiarita la modalità di dimissione di chi è già risultato idoneo nel 2017. Stabilendo che questi ultimi potranno accedere all’Ape social a partire dal 1° settembre 2018”. Ma per i due sindacati si tratta di un ritardo intollerabile, “che procrastina di oltre un anno l’Ape per chi ne ha diritto, danneggiando proprio quelle categorie che meritano tutele”.

L’invito al Miur da parte della Uil è quello di non ripetere gli errori commessi. E stabilire “in tempi brevissimi le modalità che consentono l’accesso all’Ape dal 1° settembre 2018 a chi farà domanda quest’anno; prevedendo eventualmente delle dimissioni con riserva, che sarà sciolta a giugno con la pubblicazione delle graduatorie”. L’auspicio di Turi e Proietti è il seguente poiché rappresenterebbe un modo efficace per assicurare il diritto alla prestazione a chi ne ha diritto; nel rispetto delle necessità organizzative del settore; ma soprattutto “evitando di protrarre una discriminazione gravemente penalizzante per i lavoratori del comparto scuola, riducendo di fatto la durata dell’Ape”.

Pensioni novità 2018, Ape social: mancano alcuni chiarimenti

PensioniOggi pone i riflettori su alcuni punti rimasti oscuri, come ad esempio il trattamento per i lavoratori precoci del comparto scolastico, che hanno fatto domanda di uscita con 41 anni di contributo l’anno scorso, ricevendo l’ok da parte dell’Inps. Il portale ritiene che “dovrebbero valere le stesse regole esposte per l’Ape sociale”, ma si auspica comunque un chiarimento al riguardo.

Inoltre, sulla scia del timore della Uil, il sito segnala che un nuovo slittamento del pensionamento potrebbe avvenire per tutti quei lavoratori che faranno domanda di accesso all’Ape sociale nell’anno in corso. Il rischio è che avvenga quanto già accaduto quest’anno, con la proroga della data di pensionamento a partire dal 1° settembre 2019. Anche sotto questo aspetto si attendono chiarimenti in merito.

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