Elezioni politiche 2018: campagna elettorale, scontro tra Renzi e Grasso

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Elezioni politiche 2018: campagna elettorale, scontro tra Renzi e Grasso.

Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche 2018 del 4 marzo, aumenta la tensione tra le forze politiche in gioco. Ospite alla trasmissione Otto e Mezzo, Matteo Renzi attacca Pietro Grasso e definisce Liberi e Uguali “il miglior amico di Berlusconi e Salvini”, ovvero il miglior alleato per Forza Italia e Lega. Ma l’attacco a Grasso è duro e si riferisce soprattutto alla proposta del tetto agli stipendi dei politici. “La morale su questo, non da lui”, è stata la reazione dell’ex premier. Durante la trasmissione, infine, Renzi non ha risparmiato attacchi contro il Movimento 5 Stelle, definendolo una specie di “Arca di Noè”.

Elezioni politiche 2018: cosa ha detto Renzi su Grasso

Durante la puntata di ieri sera di Otto e Mezzo, Lilli Gruber ha incalzato Matteo Renzi ripetendo alcune dichiarazioni di Pietro Grasso. Il quale ha affermato che convocherà il consiglio del Senato per reintrodurre il tetto di 240 mila euro agli stipendi. La reazione di Renzi è stata subitanea: “Credo che Grasso ci stia prendendo in giro”. Per poi proseguire: “Io sono talmente d’accordo sul tetto dei 240 mila euro che è stato chiamato ‘tetto Renzi’”. A rispettarlo, per Renzi, sono stati tutti, da Mattarella alla Boldrini; tutti tranne Pietro Grasso. “Ora che venga a farci la morale su questo, per piacere, anche no”.

Quindi l’ex premier mostra un recente titolo del Giornale che campeggiava sulla prima pagina: “Grazie Grasso”. Renzi ha spiegato il titolo, attaccando contemporaneamente Liberi e Uguali, definendo il partito di D’Alema “il miglior alleato per Berlusconi e Salvini”. Quindi ancora un affondo su Grasso: “Se il presidente del Senato vuole dare il buon esempio, che inizi lui; magari anche restituendo al partito a cui apparteneva i denari che si era impegnato a dare”.

Elezioni politiche 2018: Renzi contro M5S e Salvini

Pietro Grasso non è stato l’unico obiettivo degli attacchi di Renzi. Nel mirino dell’ex premier anche il Movimento 5 Stelle, che ha definito “un’arca di Noè che sta imbarcando truffatori, scrocconi, riciclati e massoni”. Quindi ecco il paragone tra Craxi e Di Maio, con quest’ultimo che quando “parla di mele marce ricorda Bettino Craxi che aveva definito Mario Chiesa un mariuolo”. Quindi Renzi ha sollecitato la Gruber a invitarlo quando sarà presente anche Di Maio, nel tentativo forse di organizzare un duello tv al quale il leader M5S si è sempre sottratto.

Tra i bersagli di Renzi non poteva mancare Matteo Salvini, non credibile in Italia né soprattutto in Europa, dove al contrario è considerato “come un pericolo”. A differenza di Berlusconi, che una credibilità in Europa ce l’ha. “Non so come possa stare con la Lega e inseguire Salvini sugli immigrati”. Infine la chiosa sul pericolo fascista e i fatti di Macerata. Forse, “il fascismo è morto, ma i fascisti ci sono ancora”, ha concluso.

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