Sondaggi Lombardia, IPSOS: Fontana mantiene le distanze. Lega primo partito
Sondaggi Lombardia, IPSOS: Fontana mantiene le distanze. Lega primo partito
Non solo elezioni nazionali. A stretto giro di posta, si andrà a votare anche in Lombardia (tra le varie Regioni chiamate al voto). Stando alla rilevazione dell’istituto di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera, non dovrebbero esserci sorprese. Fontana – salito agli onori della cronaca per ineggiare alla difesa della “razza bianca” – è il gran favorito per la vittoria finale. Fontana è pronto, così, a rilevare Maroni, storico leader leghista. È proprio il partito del carroccio a tirare la volata a Fontana.
Vediamo i dati così come proposti da IPSOS per il Corriere.
Sondaggi Lombardia: Fontana a +6 su Gori. Male il candidato M5S
Attilio Fontana – scelto dal centrodestra per succedere a Roberto Maroni – ottiene, per ora, il 41% dei consensi. Un risultato che permetterebbe al candidato conservatore una vittoria immediata. Pesa il mancato appoggio di Liberi e Uguali al candidato della coalizione di centrosinistra, che avrebbe potuto rimescolare le carte in tavola. Gori sarebbe fermo al 35%. La coalizione di sinistra – composta da MDP, Possibile e Sinistra Italiana – raccimola pochi punti percentuali (aggirandosi attorno al 4%).
Nessuna sorpresa per quanto riguarda il Movimento. In Lombardia, i pentastellati faticano a mantenere il passo. In particolare, il candidato dovrebbe far peggio della lista (al contrario della Sicilia, lì dove fu Cancelleri a ottenere più preferenze del M5S). Il M5S si avvicina al 19% delle preferenze; il suo candidato, Violi, attorno al 15%).
Sondaggi Lombardia: la Lega primo partito, +10% di preferenze
Menzione d’onore per la Lega che nel giro di 5 anni riesce a incrementare notevolmente il proprio bottino elettorale. Rispetto al 2013, in cui raccolse il 12,96% delle preferenze, potrebbe raggiungere il 23,3% dei consensi. Risultato che permetterebbe alla Lega di sovvertire i rapporti di forza in Regione Lombardia (considerando anche il calo dei forzisti, che passerebbero dal 16,73% delle ultime regionali al 13,9% della prossima tornata elettorale).
Nota metodologica in attesa di diffusione