“Oggi il tema è il Nuovo Senato e io sono serena: il treno corre”. Il ministro per le Riforme e i Rapporti per il Parlamento, Maria Elena Boschi è convinta che la riforma di Palazzo Madama andrà in porto. In un’intervista al quotidiano dei vescovi Avvenire Boschi commenta l’iter del disegno di legge che, dopo l’approvazione in Commissione Affari Costituzionali al Senato, è approdato lunedì in aula per la discussione e il voto finale. “Mi auguro che non ci siano slittamenti: si deve votare e andare avanti con il nostro lavoro”, spiega il ministro, che ribadisce: “Insisto: il Nuovo Senato e la riforma del Titolo V sono un’ urgenza per il Paese”.
L’esponente dell’esecutivo Renzi, poi, detta il calendario delle riforme: ora il Senato, poi il presidenzialismo. “Una volta approvata la riforma del Senato, possiamo mettere a tema il presidenzialismo”, annuncia Boschi. “Chiudiamo, poi apriamo un nuovo tavolo”. La riforma della Repubblica in senso presidenziale è un tema che “oggi divide e rischia di far saltare una riforma ampia e articolata a cui stiamo lavorando da mesi”, spiega il ministro Boschi. Sovrapporre le due discussioni, secondo il ministro, avrebbe rischiato di far saltare l’accordo con Ncd e le altre forze di minoranza. Se, infatti, il presidenzialismo trova ampio accoglimento tra le fila di Forza Italia, l’idea di una riforma che garantisce più poteri al premier fa discutere anche in casa dem, con la minoranza del Partito Democratico ostile alla verticalizzazione del potere e e alla “leadership dell’uomo solo al comando”.
Interrogata sull’esito della sentenza del processo d’appello per la vicenda Ruby, attesa per il prossimo venerdì, nel quale Berlusconi rischia la conferma della condanna a 7 anni in primo grado, il ministro risponde: “Forza Italia dice con chiarezza che le riforme vanno avanti comunque e fino ad oggi ha rispettato gli impegni”. “Va dato atto a Berlusconi – continua Boschi -che sulle riforme è stato un alleato responsabile“. Nessuna preoccupazione, dunque, per il governo Renzi, chiarisce il ministro, per possibili ritorsioni sull’accordo del Nazareno in caso di condanna dal leader Fi. Quanto al M5S, la responsabile delle riforme è chiara: “per mesi hanno deciso di non sedersi al tavolo, ora una parte del movimento ha cambiato idea”. Tra i pentastellati, continua Boschi, “c’è una parte che vuole bloccare tutto, ma c’è un’altra parte che vuole dare un contributo“. “Una parte sana che però deve trovare la forza di smarcarsi”, avverte il ministro che sugli emendamenti alla riforma di Palazzo Madama presentati dai senatori cinquestelle attacca: “Presentarli solo per fare ostruzionismo non è serio per i cittadini”. E sull’immunità annuncia: “si è raggiunto un equilibrio: si cambia solo con il sì di tutti. E poi l’immunità non può essere il tema dei temi, conclude il ministro che precisa: “il governo non pensa al voto, stiamo lavorando per arrivare a fine legislatura“.
Carmela Adinolfi