Conto energia, ecco la posta in palio

Pubblicato il 3 Aprile 2012 alle 08:32 Autore: Matteo Patané
energia

[ad]È auspicabile quindi che il sistema degli incentivi sia rimesso in discussione e tarato alle esigenze attuali del bilancio energetico del Paese; questo, tuttavia, è ben diverso dal tagliare indiscriminatamente gli incentivi o peggio ancora dal porre in secondo piano le energie rinnovabili in termini di accesso alla rete.
In questo la guerra all’arma bianca contro le rinnovabili è notevole, e quanto riportato sugli incentivi che pesano in bolletta ne è un esempio lampante: se infatti è corretto attribuire in maniera esclusiva alle rinnovabili le necessità di adeguamento della rete, così non deve essere per i costi delle soppiantate centrali a gas in bolletta. Se l’ENEL non riesce a ricavarne un profitto, non è un obbligo scaricare tale costo in bolletta.
Soprattutto, però, citare i costi delle rinnovabili in bolletta significa fare informazione parziale. Come il Ministro Clini ha ricordato in un’intervista al quotidiano La Repubblica, oggi paghiamo anche i certificati Cip6 sulle centrali termiche, paghiamo lo smantellamento del nucleare, paghiamo abbondantemente tutte le inefficienze delle fonti fossili e soprattutto paghiamo la loro importazione.

La guerra che gli ambientalisti non possono permettersi di perdere, in ultima analisi, è tuttavia la guerra sul disegno della rete elettrica di domani: gli adeguamenti per reggere sempre maggiori quantità di energia prodotta da rinnovabile sono un costo che è giusto e doveroso affrontare, anche al costo di sacrificare qualche incentivo diretto, perché sono la base di quello che sarà il panorama energetico italiano del futuro.
Fermare tutto proprio ora significherebbe condannarci all’irrilevanza energetica ancora per un lunghissimo tempo. Il Ministro Clini sembra averlo capito: ora dovrà giocare bene le proprie carte.

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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