La riforma del Terzo Settore, “corrisponde all’idea” “che la partecipazione dei cittadini è il terzo pilastro della società italiana, oltre a Stato e mercato”. Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in un’intervista a Repubblica. Le risorse per il Servizio civile? “I soldi per il primo contingente, tra i 200 e i 250 milioni, ci sono già. E consentiranno a 40mila ragazzi di partire tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo”.
L’ex presidente Legacoop definisce “ingiuste” le critiche di chi accusa l’esecutivo di aver creato la figura del ‘sottopagato di Stato’: “non tengono conto dell’importante contenuto di esperienza insito nel servizio civile. Si tratta di un’opportunità per i nostri giovani”. “Non sono rari i casi in cui, al termine del servizio, questo si trasformi in occasione professionale”.
Poletti spiega i cambiamenti per il 5 per mille: “diventa strutturale”, “ma sfoltiremo l’elenco degli enti beneficiari”. “E chiederemo loro statuto, rendicontazione, trasparenza e comportamenti coerenti”. Il ministro sottolinea poi le novità per l’impresa sociale: “aggiorneremo la normativa, consentendo la distribuzione di utili”. “Potrà raccogliere capitali anche tramite Internet, come fanno le start up. Investire in settori di attività più ampi, aiutata anche da un fondo rotativo e dall’assegnazione di immobili pubblici inutilizzati o confiscati alla criminalità”.