Sondaggi elettorali SWG: M5S vale quasi come l’intero centrosinistra
Sondaggi elettorali SWG: M5S vale come l’intero centrosinistra
Ultimo giro per SWG. Da questa sera, non potranno essere pubblicati ulteriori sondaggi, stando alla normativa vigente. Poi, sarà il turno delle corse clandestine, dei prezzi al mercato o dell’immancabile ippodromo. Ma oggi si chiudono i sondaggi ufficiali. Qui, proponiamo l’ultima rilevazione di SWG che, rispetto alle altre settimane, pone non solo le intenzioni di voto, ma anche la “forchetta” (ovvero, la percentuale che tiene conto dell’errore statistico). I risultati saranno di sicuro interesse per le formazioni in gioco e per provare a raccimolare quanti più consensi possibili.
I risultati di questa rilevazione tengono conto unicamente dell’intenzione di voto alla Camera dei Deputati.
Sondaggi elettorali SWG: il centrodestra è al 35,2%. Testa a testa Lega – Forza Italia?
Come mostrano tutti gli istituti demoscopici, la coalizione di centrodestra sarà – a meno di ribaltoni dell’ultima ora – la principale forza politica del Paese. Tuttavia, la coalizione non sembra avere i numeri per governare e chiude questo giro di sondaggi targato SWG al 35,2%, in calo di 0,4 punti. Nello specifico, scendono Forza Italia (di mezzo punto) e Fratelli d’Italia (di quattro decimi). Sale la Lega di Salvini di 0,3 punti e Noi con l’Italia di Fitto incrementa il proprio bottino di altri due decimi (arrivando al 2,2%).
Stando alla forchetta proposta da SWG, la Lega può puntare al sorpasso sull’avversario interno, rappresentato dal partito del cavaliere Silvio Berlusconi. La differenza attuale è di 1,8 punti (15,2% per FI, 13,4% per la Lega). Queste ultime due settimane e mezzo di campagna si prospettano decisive. I fatti di Macerata (ormai così rinominati sia dai media che dal mondo politico, possono avere un peso determinante nell’esito della campagna dell’uno o dell’altro partito (come dimostra un sondaggio anteriore dello stesso SWG).
Sondaggi elettorali SWG: la coalizione del centrosinistra sotto il 30%
La coalizione guidata dal Partito Democratico si gioca la seconda posizione contro il Movimento 5 Stelle. All’interno della coalizione, è il PD a tirare più di tutti gli altri. I “dem” chiudono al 23,5%, in crescita di 0,2 punti rispetto alla scorsa settimana. Cala la Civica Popolare della Lorenzin, che torna a 1,0 punti tondi tondi e che rischia seriamente di andare allo zero virgola (una percentuale rilevata da altri istituti demoscopici). Torna al suo solito 0,4% il partito regionalista SVP. La lista dei Verdi e dei socialisti – Insieme – sotto l’1%. Bene, infine, +Europa di Emma Bonino, che si avvicina al 3%.
La coalizione di centrosinistra sembra non poter puntare a governare in solitaria e chiude le rilevazioni con il 28,6% dei consensi. Tuttavia, mancano ancora due settimane e il livello di indecisione rimane alto.
Sondaggi elettorali SWG: M5S oltre il 28%. LeU sotto il 6%
Per quanto riguarda le altre forze in campo, risulta evidente – almeno secondo le rilevazioni di tutti i maggiori demoscopici – che il Movimento 5 Stelle sarà il primo partito in Italia, il quale otterrà il maggior numero di Deputati. Il M5S chiude al 28,3%, a quasi 5 punti di distacco dal secondo partito, il PD, e a -0,3 punti dall’intera coalizione di centrosinistra.
Continua a calare la coalizione di sinistra. Per SWG, il calo è sensibile (-0,6%) e ciò porta LeU al di sotto del 6% (precisamente al 5,9%). Un trend negativo che si prolunga ormai da circa due mesi. La competizione con il PD e con il nuovo partito di estrema sinistra, Potere al Popolo, sembra aver ridotto l’elettorato potenziale di LeU. Proprio Potere al Popolo cresce ulteriormente e si avvicina all’1%. Risultato ben lontano dalla soglia di sbarramento – fissata al 3% – ma che può spostare gli equilibri.
Allo stesso modo, l’opzione “altri” (che include Sinistra Rivoluzionaria, Forza Nuova e la più quotata CasaPound) raccoglie l’1,3% dei consensi.
Sondaggi elettorali SWG: indecisi ancora numerosi
Infine, si segnala l’importanza che avranno gli indecisi nel rimescolare le carte in tavola. Il 18% del campione non sa ancora chi (o se) votare. Una percentuale importante, se non decisiva. Stando alle ultime rilevazioni, ci sarebbe un numero consistente di elettori che opterebbe per Forza Italia o per il Partito Democratico. Nel caso si rivelasse questo scenario, l’ipotesi dell’ormai celebre Governo del Presidente potrebbe prendere piede.
Nota metodologica in immagine.
PAGINA SPECIALE SULLE ELEZIONI POLITICHE A QUESTO LINK
SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER
PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM