Elezioni politiche 2018: immigrazione, Lega e FI ‘Pd insabbia i veri dati’
Elezioni politiche 2018: immigrazione, Lega e FI ‘Pd insabbia i veri dati’
Scontro durissimo in commissione parlamentare di inchiesta sui migranti. Ne ha dato notizia il Giornale: Lega e Forza Italia sono sulle barricate. Secondo i parlamentari del centrodestra, il Pd starebbe nascondendo la “verità” sull’emergenza immigrazione. E se non si tratta di un vero e proprio occultamento, almeno starebbe cercando di smussare le criticità emerse in questi anni di indagini.
In pratica, della relazione finale che produce ogni commissione parlamentare d’inchiesta ancora non c’è traccia. Non è una questione di “ritardo” nella conclusione lavori si è affrettato a precisare il forzista Gregorio Fontana. Le tempistiche suggeriscono una chiara “volontà politica” in questo caso. Insomma, i Dem “vogliono evitare di accendere i riflettori sulle gravi criticità emerse sul fronte accoglienza e asilo in campagna elettorale”.
Elezioni politiche 2018: immigrazione, Lega e FI ‘Pd insabbia i veri dati’
In effetti, il Presidente della Commissione Federico Gelli (Pd) ha ritenuto bastevole un documento stilato il 20 dicembre scorso per mettere punto all’attività della Commissione. “Se manca un documento che raccolga il modo formale l’esito delle attività della commissione, non significa che manchino documenti che riprendano i lavori della commissione e diano spunti utili” ha riepilogato. Come evidenziato prima, Fontana si è detto tutt’altro che d’accordo: “qui manca un filo conduttore che lo stesso presidente aveva annunciato”.
“Chiediamo un intervento deciso della presidente Laura Boldrini; affinché siano rispettate le norme procedurali e sia presentato al Parlamento e ai cittadini italiani l’atto finale previsto dalle norme istitutive della Commissione. In caso contrario il Pd sarebbe responsabile di una grave violazione della legge”; con queste parole si è unito al coro delle critiche Renato Brunetta.
Infine, il Giornale fornisce alcuni numeri sul “flop” che contraddistinguerebbe le ultime politiche governative. Innanzitutto, “su 39.052 stranieri irregolari rintracciati fino a ottobre 2017, solo 17.163 sono stati effettivamente allontanati”. Poi la questione dei nuovi centri per il rimpatrio (CPR); ne dovrebbe sorgere uno in ogni regione ma, al momento, si contano solo quelli di Brindisi, Caltanissetta, Roma e Torino. Infine, l’ingorgo dei tribunali: “le sezioni specializzate introdotte dalla riforma Minniti; dovevano servire a smaltire i ricorsi e ridurre i tempi di attesa dei migranti da 361 giorni a quattro mesi. Ma a oggi sono sommerse dall’arretrato”.