Poste Italiane: buoni fruttiferi e vaglia postali clonati, rubati migliaia di euro

Pubblicato il 19 Febbraio 2018 alle 13:38 Autore: Daniele Sforza
Poste Italiane: buoni fruttiferi e vaglia postali clonati

Poste Italiane: buoni fruttiferi e vaglia postali clonati, rubati migliaia di euro.

Una nuova truffa ai danni di Poste Italiane e dei risparmiatori è avvenuta nel campano. Alcuni vaglia postali e buoni fruttiferi sarebbero stati infatti clonati da dei malfattori. Che hanno così rubato cifre attorno ai 10 mila euro a conto. Sono state avviate delle indagini a Gragnano, dove è avvenuto il colpo; ma anche a Castellammare di Stabia, dove si sarebbero verificati alcuni episodi dello stesso tenore. I carabinieri della stazione di Gragnano e di Castellammare, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata, si starebbero focalizzando sui dipendenti degli uffici postali. Al fine di avere maggiori informazioni e stringere sull’identificazione dei colpevoli.

Poste Italiane: vaglia postali e buoni fruttiferi clonati, avviate indagini

Al momento sarebbero circa una decina le persone truffate con il metodo della clonazione dei vaglia postali e dei buoni fruttiferi. Tutti risparmiatori che a suo tempo hanno depositato soldi in vaglia postali e buoni fruttiferi; ma che poi, al momento di incassare, hanno avuto la brutta notizia che i conti erano stati già liquidati. E loro, di conseguenza, ripuliti. Stando alle informazioni trapelate, la truffa avrebbe fatto incassare ai malfattori – ancora da identificare – decine e decine di migliaia di euro. Negli ultimi due casi citati e riportati da siti locali d’informazione, solo l’ultima operazione ha fruttato 10 mila euro dalla clonazione di un vaglia e ben 19 mila euro da un buono fruttifero. I soldi sarebbero poi stati incassati a uno sportello Unicredit in zona.

Le indagini sono ben avviate e proseguono per identificare gli autori della truffa. Già nei prossimi giorni o nella prossima settimana si dovrebbero conoscere ulteriori informazioni a riguardo. Soprattutto si potrà sapere se i dipendenti degli uffici postali interrogati dalle forze dell’ordine sappiano qualcosa, siano addirittura complici nell’operazione truffaldina o siano completamente all’oscuro di tutto.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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