Da noi il Pil cresce al ritmo dello zero virgola – se va bene. Dall’altra parte del mondo i numeri sono molto diversi: nel secondo trimestre del 2014, l’economia della Cina ha fatto registrare un + 2 per cento rispetto ai tre mesi precedente, portando la crescita annua del Pil al 7,5 per cento.
Pechino ha dichiarato che si tratta di numeri che vanno oltre le previsioni.
Bene anche la produzione industriale, che a giugno ha fatto segnare un + 9,2 per cento tendenziale, in deciso rialzo rispetto al mese precedente, e bene anche le vendite al dettaglio dove i numeri dicono + 12,4 per cento. Ma in questo caso si tratta di cifre sostanzialmente in linea con le previsioni.
I dati diffusi da Pechino sembrano confermare che l’economia della Cina si sta stabilizzando dopo le incertezze degli ultimi tempi. A ingolfare il motore cinese era stato tra l’altro il rallentamento delle esportazioni verso mercati fondamentali. Pechino ha risposto tentando di stimolare la domanda interna. Il governo ha annunciato anche la costruzione di aeroporti, strade e ferrovie lungo il fiume Yangtze, spina dorsale del paese che collega Shanghai alle province interne più arretrate.
Le politiche di sostegno alla crescita messe in campo dal governo della Cina hanno fatto la loro parte. “Il risultato è molto buono” ha detto alla BBC Dariusz Kowalczyk, analista della Credit Agricole a Hong Kong, “e dimostra che l’economia si è rimessa in moto piuttosto bene nel secondo trimestre dell’anno”. Resta da vedere se la ripresa reggerà anche nei prossimi mesi.