Elezioni politiche: riconferma Gentiloni è poco probabile, le statistiche

Pubblicato il 21 Febbraio 2018 alle 13:15 Autore: Guglielmo Sano
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Elezioni politiche: riconferma Gentiloni è poco probabile, le statistiche

La riconferma del premier in carica dopo una tornata elettorale in Italia è un evento molto raro. Per trovare un caso del genere bisogna andare indietro nel tempo fino ad Alcide De Gasperi. Venne nominato capo del governo dall’Assemblea Costituente e “confermato” dal voto del 1948; durò per l’intera legislatura. De Gasperi si impose anche alla tornata del 1953 – quella della “legge truffa” – ma questa volta il suo governò durò poco.

Per rivedere un Presidente del Consiglio confermato dopo il voto bisogna aspettare lo “strano” caso di Giulio Andreotti. Il “divo” era arrivato a Palazzo Chigi per la prima volta nel 1972 alla guida di un “governo elettorale”. Durato per 128 giorni da febbraio a giugno, gli venne rifiutata la fiducia dopo appena 9 giorni; è ancora oggi il governo che ha goduto per meno tempo della pienezza dei poteri. Detto ciò, dopo le prime elezioni anticipate della storia repubblicana, appunto, quelle di fine giugno 1972, Andreotti prese in mano le redini del nuovo esecutivo coinvolgendo liberali e socialdemocratici; dovette lasciare l’incarico poco più di un anno dopo.

Elezioni politiche: riconferma Gentiloni è poco probabile, le statistiche

Durante la “prima repubblica”, per vedere interrompere la rotazione dei primi ministri democristiani, si era dovuto aspettare il 1981 e il repubblicano Giovanni Spadolini. Dal 1994 in poi, invece, il sistema maggioritario ha determinato una sostanziale alternanza tra centrodestra e centrosinistra; pur accompagnata da rimpasti e governi tecnici, è possibile sintetizzarla con il dualismo Berlusconi-Prodi.

Un lungo preambolo per dire che, in effetti, la riconferma di Paolo Gentiloni sarebbe un’evenienza eccezionale. D’altra parte, una serie di condizioni fanno pensare che sia una possibilità concreta. Considerando l’attuale assetto delle forze politiche e la legge elettorale con cui si andrà a votare, infatti, la sensazione che nessuno sia in grado di vincere rimane. Nel senso che gli schieramenti in campo non appaiono in grado di ottenere la maggioranza in Parlamento.

Elezioni politiche: riconferma Gentiloni è poco probabile, le statistiche

Al momento, è il piano delle ipotesi a dominare; tuttavia, dopo un primo giro di consultazioni andato a vuoto, ben presto comincerebbero a pesare le preoccupazioni per la stabilità finanziaria del paese, oltre a una certa “stanchezza” post-campagna elettorale dei parlamentari e del paese tutto. Dunque, il Presidente Mattarella potrebbe invitare i partiti a convergere su una figura “unificante”. È a quel punto che si tornerebbe a parlare di Gentiloni. D’altra parte, è gradito a una larga e influente fetta del suo partito, con buona pace di Matteo Renzi. Certo, resta da evidenziare che molto – se non tutto – verrà determinato dai rapporti di forza che emergeranno dalla urne.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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