La Grande Storia: Dalla V2 alla Luna – La fine del Terzo Reich su Rai 3
La Grande Storia: Dalla V2 alla Luna – La fine del Terzo Reich su Rai 3
Stasera su Rai3 va in onda “La Grande Storia; Dalla V2 alla Luna- La fine del Terzo Reich” alle 21:15. Ritorna infatti l’appuntamento con il programma culturale “La Grande Storia” con tre prime serate il giovedì, a partire proprio da stasera 22 febbraio. Attraverso filmati d’epoca, editi e inediti, i più grandi fatti della storia mondiale verranno esplicati al grande pubblico. La prima puntata si divide in due servizi: “Dalla V2 alla Luna” di Nicola Bertini si focalizza sul tema del primo allunaggio nel 1969; “La fine del Terzo Reich” di Andrea Orbicciani invece tratta degli ultimi periodi della Seconda Guerra Mondiale. Nella trasmissione, le “incursioni nella storia” di Fabio Toncelli permetteranno di scoprire luoghi della storia sconosciuti ai più.
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La Grande Storia: Dalla V2 alla Luna
“Un piccolo passo per l’uomo; un grande passo per l’umanità”: il 16 luglio 1969 è una data importante della storia. Neil Armstrong e Buzz Aldrin sbarcano sulla Luna e segnano un grande successo per la Nasa e gli Stati Uniti. Dietro il primo allunaggio c’è un team di esperti provenienti da tutto il mondo: tedeschi quali Wernher Von Braun; ma anche molti italiani come Luigi Crocco, Antonio Ferri e Luigi Broglio. Proprio quest’ultimo darà vita al progetto che permetterà di lanciare in orbita il primo satellite italiano a metà degli anni ’60 e subito dopo le due grandi superpotenze mondiali, Usa e Urss.
La fine del Terzo Reich, il secondo servizio
Più indietro nel tempo andrà il secondo servizio, ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. In particolare, questa parte si focalizzerà sugli ultimi mesi durante i quali gli Alleati compirono gli ultimi sforzi per domare il regime nazista e le crudeltà di Adolf Hitler. Le immagini e i video saranno in gran parte inediti -tratti da archivi tedeschi e russi– e tutti rimasterizzati e a colori, per rendere sempre più minuziosa la ricerca storica e accurate le fonti.
Megghi Pucciarelli