Cambio Euro Dollaro: previsioni 2018, verso un nuovo calo del dollaro?
Cambio Euro Dollaro: previsioni 2018, verso un nuovo calo del dollaro?
Opinioni contrastanti sul futuro del rapporto tra euro e dollaro. Dopo essersi portato a 1,25 dollari per un euro c’è stato un tentativo di rafforzamento per il biglietto verde a 1,23.
Tuttavia ci sono dubbi sulla possibilità di ritornare a una forza maggiore come quella di poche settimane fa
Innanzitutto si deve distinguere tra il breve e il lungo periodo.
Nel breve effettivamente ci potrebbero essere fattori che spingono verso un rafforzamento del dollaro. Per esempio paradossalmente il rialzo dei rendimenti dei titoli americani, a causa dei timori sul deficit, favoriscono una maggiore attrattività della moneta, perlomeno a confronto con quelle di alcune realtà emergenti.
Secondo altri poi per motivazioni anche matematiche e tecniche un rialzo dell’euro oltre 1,25 dollari è eccessivo se paragonato a i movimenti che hanno interessato questo cambio negli ultimi 10 anni
Cambio Euro Dollaro, la considerazioni per il lungo periodo
Nel lungo periodo però certamente influiscono le probabili future scelte della BCE.
Con De Guindos come vice-governatore della BCE si spiana la strada a Weidmann come successore di Draghi. E di conseguenza a un rialzo dei tassi dal 2019 in poi. Tanto più che a settembre dovrebbe terminare il Quantitative Easing.
Draghi rimarrà fino a ottobre 2019, manca ancora del tempo, ma la tendenza futura sembra chiara. Soprattutto se la ripresa europea rimarrà sostenuta l’euro appare destinato a rafforzarsi.
E poi come i diceva ci sono i timori su un maggiore deficit in USA, dopo le riforme fiscali di Trump che tagliano le imposte e indeboliscono il gettito. Le recenti aste sui titoli USA sono state abbastanza deboli. E la Fed non sta più investendo in bond come prima.
Segnali in parte constrastanti quindi, ma con una tendenza per ora al rafforzamento dell’euro nel lungo periodo