Elezioni 4 marzo 2018: attacco hacker alla Lega, Anonymous blocca il sito
Proprio a ridosso delle elezioni del 4 marzo, la Lega di Matteo Salvini subisce un danno non indifferente. Anonymous Italia ha infatti hackerato sia il sito del Carroccio che quello di Salvinipremier; come risultato di questa operazione pirata è stata diffusa un’immagine del segretario leghista camuffato da maiale, con la bandiera di Casapound e una croce celtica. Ma non solo: gli hacker hanno inoltre reso pubbliche più di 70mila mail degli iscritti al partito guidato da Salvini e personali.
Elezioni 4 marzo, Anonymous vs Salvini: “Vostra politica è fallimentare”
L’attacco, pur essendo avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì nove febbraio, ha prodotto i suoi “effetti” solo ieri. Questo è “un dump gentilmente preso dagli amici di #anonplus, perché voi capiate che la sicurezza alla quale dovete fare attenzione non è solo sulle strade, ma anche in rete, e la guerra ora si combatte su fronti molto più subdoli”; questa la spiegazione degli hacker, resa in un post sul loro blog. “Salvini – prosegue il post di Anonymous – vuoi diventare il premier della Nazione ma a causa della tua incompetenza, nemmeno gli iscritti al tuo blog possono stare tranquilli”.
“La vostra politica è fallimentare sotto ogni punto di vista, avete rubato puntando su menzogne, e dimostrandovi peggiori di quelli che dovevate sostituire. Noi siamo vigili, noi non dimentichiamo la storia, e vi staremo col fiato sul collo ogni qualvolta voi continuerete con la vostra malafede. Avete voluto usare la rete, senza nemmeno comprendere cosa fosse, ma – è poi la conclusione – tutti i nodi prima o poi vengono al pettine, e noi siamo qui ad aspettarvi”.
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Elezioni 4 marzo, Salvini: “Ci siamo abituati, si vede che facciamo paura”
“C’è stato un attacco hacker, è vero, e lo abbiamo già denunciato”, ha spiegato Matteo Salvini all’AdnKronos. “Ci siamo abituati, si vede che facciamo paura” – ha poi aggiunto il leader del Carroccio. Per quanto riguarda il materiale sottratto dagli hacker, Salvini ha garantito che non ci sono sue “cose personali”; c’è da dire che lo stesso gruppo AnonPlus qualche settimana fa aveva colpito anche il Pd. Ai dem era stata invece rubata la lista completa degli iscritti al Pd di Firenze; tra cui, tra l’altro, compare il nome di Matteo Renzi, insieme ad altri cognomi, indirizzi, numeri di telefono e altri dati riservati.