Russia: Nuove poltrone nel governo Medvedev
[ad]Poi c’è il ministero per le Situazioni d’emergenza, cioè la protezione civile, guidata da tempo senza interruzione da Sergej Shojgù, un originario della repubblica di Tuva, che ha dato in genere buona prova di sé. Ciononostante c’è chi suppone che a Shojgù verrà affidata la direzione di un nuovo ente di stato per lo sviluppo della Siberia Orientale e dell’Estremo Oriente, un ente la cui costituzione è, fra l’altro, frutto di un suo suggerimento. È stata vivacemente discussa anche la possibilità che il capo della protezione civile venga nominato nuovo governatore della regione di Mosca. Secondo un’altra versione, a capo di questa regione (detta anche “Podmoskovje”) potrebbe essere nominato anche l’attuale ministro dei trasporti Igor Levitin, il cui dicastero dovrebbe essere sciolto nel quadro di una riorganizzazione di tutto il sistema di strade e ferrovie.
Infine c’è il ministero dello Sport, del turismo e della politica giovanile, guidato da Vitalij Mutko. La rivista Ogonjok rileva che non c’è sulla piazza alcuna voce su sue possibili dimissioni. Invece si preparerebbe ad andarsene un suo subordinato, il dirigente della Rosmolodjozh, l’ente di stato che si occupa della gioventù, Vasilij Jakemenko, un personaggio che gode di poche simpatie per il suo ruolo nella fondazione e nella guida del movimento giovanile pro-putiniano (qualcuno lo definisce “fascistoide”) Nashi (i Nostri). Jakemenko, che ha 40 anni, ha ammesso di „non avere l’età” per occuparsi di giovani. Il ministro Mutko, in ogni caso, ha confermato che il capo della Rosmolodjozh dovrà dare le dimissioni.
di Giovanni Bensi