Sondaggi politiche 2018: ultimi riservati, Gentiloni è ottimista
Sondaggi politiche 2018: ultimi riservati, Gentiloni è ottimista
“Sono essenziale fino a domenica; poi mi auguro che il voto vada alla coalizione al governo per poter continuare”; rimane il fatto che “la parola sta agli elettori”. Paolo Gentiloni, intervistato da Barbara D’Urso a Domenica Live, ha chiesto agli italiani di non cedere alle sirene del populismo il prossimo 4 marzo. “La scelta fondamentale che gli elettori devono fare è misurare le offerte in campo e decidere quale sia la più solida non la più accattivante” ha detto il premier. Dunque, sì alle “larghe intese” ma non con formazioni “estremiste” perché “non farebbero il bene del paese”.
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Sondaggi politiche 2018: serve credibilità
In sostanza, quello di Gentiloni è un appello a valutare non tanto le promesse ma le proposte più “realistiche”. “Potrei dire che raddoppiamo le pensioni” ha continuato; “qualcuno lo afferma ma questo non fa bene alla credibilità della politica”. Quindi il premier assicura “pensiamo a vari aiuti per i pensionati, a cominciare dal non pagare le tasse sulle badanti”; altra priorità “aiuti per chi ha bisogno di cure ospedaliere”. D’altra parte, lavoro e giovani rimangono temi centrali nel programma del Pd; infatti, sottolinea il premier, “con i lavoretti non si costruiscono famiglie e non si costruisce futuro; bisogna avere lavoro di qualità e più stabile”.
Sondaggi politiche 2018: ultimi riservati, Gentiloni è ottimista
Ritornando a parlare del voto, Gentiloni chiarisce che il suo rapporto con Renzi è “ottimo”; basta dire che è orientato a un obiettivo comune: “non buttare il lavoro fatto e portare la coalizione guidata dal Pd al governo”. Si lascia andare anche a un pronostico il premier: “Dei sondaggi non si può parlare ma io sono ottimista”. Gentiloni ha dunque concluso: “ci può essere una tentazione masochistica, tipo ‘buttamose a mare‘ come si dice a Roma; io spero non sia così e che il Paese scelga le proposte credibili”.