Arresto Galan, il voto della Camera slitta al 22 luglio
Il voto della Camera sull’arresto di Giancarlo Galan – ex Governatore del Veneto coinvolto nello scandalo Mose – slitta al 22 luglio. E’ il terzo rinvio, dopo il “sì” della Giunta per le Autorizzazioni della Camera del 10 luglio scorso. Il voto in Aula, inizialmente previsto per martedì 15, era stato spostato al 17 causa ricovero di Galan in ospedale. Ora il nuovo rinvio.
BOLDRINI: “ORA BASTA” – Il Presidente della Camera, dopo la conferenza dei capigruppo della Camera, ha concesso un nuovo rinvio del voto per motivi di salute. Ma avverte: “ok concedere qualche giorno in più, poi basta però”. Nella conferenza si sono espressi tutti a favore del rinvio, eccetto il Movimento Cinque Stelle, che accusa: “si sono rincorse voci che volevano l’ex ministro oggetto di scambio anche nell’ormai famigerato patto del Nazareno, sempre più contenitore di ogni nefandezza e inciucio”. Da qui, la richiesta dei grillini di un voto palese sull’arresto: “la richiesta di un voto segreto darebbe il via a chissà quali danze della larga maggioranza della contro-riforma del Senato”.
CONDIZIONI DI SALUTE – Il rinnovo è stato dettato dalle precarie condizioni di Galan, ricoverato in ospedale a causa di una gamba rotta e vari problemi cardiaci e circolatori, cui si aggiunge il diabete di cui Galan soffre da tempo. E’ proprio la precarietà della situazione a provocare una reazione negativa dei legali dell’ex Governatore in merito al rinvio: “un rinvio così breve non ha nessun senso logico. Hanno certificati medici i quali dicono che Galan non può camminare per 40 giorni, periodo in cui deve stare con la gamba in estensione per evitare un embolo”.
PRESENZA IN AULA – Il rinvio è dovuto alla richiesta di Galan di essere presente in Aula al momento del voto. Da qui lo scetticismo dei legali in merito alla brevità del rinvio, corroborato dalle considerazioni della stessa Boldrini, che ha espresso dubbi sul nuovo rinvio, sottolineando che “un ulteriore rinvio che, in questo quadro clinico, sarebbe sine die”. Da qui le pressioni del Presidente della Camera per fare in fretta, concedendo un ultimo quanto breve rinvio.
DOMICILIARI NEGATI – Nel frattempo Galan si è visto respingere la richiesta di arresti domiciliari, con l’emissione da parte del gip di Venezia Alberto Scaramuzza di un’ordinanza di non luogo a procedere, in quanto l’ordinanza è sospesa in attesa dell’autorizzazione a procedere. I legali di Galan hanno già annunciato ricorso in appello.
Emanuele Vena