Elezioni 4 marzo 2018: lista Ministri M5S, ecco altri 3 nomi ufficiali
Elezioni 4 marzo 2018: lista Ministri M5S, ecco altri 3 nomi ufficiali
Proprio a ridosso delle elezioni del 4 marzo, come promesso, Luigi Di Maio ha presentato la lista della sua squadra di governo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Prima ancora che le urne possano esprimere un risultato quindi gli elettori pentastellati – come anche il Colle – sono stati messi al corrente di quali saranno i ministri di un esecutivo del M5s.
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Elezioni 4 marzo, Gentiloni su lista M5s: “E’ surreale”
Di che nomi parliamo? Dell’economista Pasquale Tridico, a cui andrebbe il ministero del Lavoro e della Previdenza; della dirigente del Mipaf Alessandra Pesce, a cui è stato assegnato il ministero dell’Agricoltura; di Giuseppe Conte, professore di Diritto privato, a cui spetterebbe la guida della Pubblica Amministrazione. Poi ci sono Lorenzo Fioramonti, economista anche lui, indicato per lo Sviluppo economico; e Sergio Costa, generale dei Carabinieri a cui toccherebbe il ministero dell’Ambiente.
La decisione del candidato premier del M5s di rendere noto il suo “team” – composto in totale da 17 ministri – è stata fortemente contestata, soprattutto da Paolo Gentiloni. “Siamo ancora in questa specie di festival surreale di proposte miracolose; siamo arrivati al primato assoluto che per la prima volta c’è un ‘governo ombra’ che si presenta prima delle elezioni”, ha infatti commentato il premier. Non si è certo fatta attendere la risposta del candidato di Pomigliano D’Arco, il quale ha replicato che “Gentiloni pensa agli inciuci post voto. Il nostro non è un governo ombra, è alla luce del sole“.
Elezioni 4 marzo, Di Maio: “Il Ministro dell’Economia? Lo svelerò giovedì”
Tutti gli altri nomi Di Maio ha annunciato di svelarli giovedì – domani – all’Eur, a Roma. C’è attesa soprattutto per conoscere la personalità indicata dal moVimento per guidare il dicastero di Via XX Settembre; “Il ministro dell’Economia? Già c’è e il suo nome lo farò giovedì pomeriggio con tutta la squadra, che sarà di 18 componenti incluso me”, ha informato Di Maio. Per poi tornare a spiegare la ratio della decisione di inviare quella mail a Sergio Mattarella; “Lo spirito con cui li abbiamo presentati è quello di mettere le persone giuste al posto giusto, con le loro competenze e la loro storia personale. Se i cittadini – ha poi continuato – ci daranno il consenso avranno una squadra di persone che conoscono il settore“.
E a chi ritiene che l’invio della mail al Colle sia stata una “scortesia” nei confronti del Capo dello Stato, Di Maio ha risposto: “A me non risulta che il presidente della Repubblica l’abbia visto come scortesia. Conosco il valore di alcuni atti che non sono codificati ma che sono importanti per il rispetto delle istituzioni”.
Elezioni 4 marzo, Renzi su Di Maio: “Incompetente”
Un altro attacco al candidato pentastellato è giunto da Matteo Renzi; “Di Maio ormai parla soltanto di poltrone, segno di una mutazione genetica: per anni siamo stati per lui i petrolieri, i banchieri, e ora viene a chiedere al Pd i voti per un suo governo”, ha affondato il segretario dem. C’è un piccolo particolare Luigi – ha poi continuato Renzi rivolgendosi direttamente al leader 5 stelle – che noi non ti votiamo perché ti reputiamo incompetente a guidare un Paese. E così la pensa la maggioranza degli italiani”.
L’ex premier poi si è invece rivolto agli italiani, invitandoli a fare la scelta secondo lui più responsabile. “Sta nel rapporto personale la chiave di questi cinque giorni. Paolo Gentiloni si sta impegnando. Ma non servirà a niente il lavoro dei ministri e del segretario. O parte il tam tam dell’orgoglio o non riusciremo a raggiungere capillarmente tutte le persone. Andate a cercare tutti gli indecisi: o il Pd è primo partito o lunedì il Paese è più debole. Voglio che prendiate almeno tre denunce per stalking invece di guardare Di Maio in tv”.