Elezioni politiche 2018: ultimi sondaggi, EMG ‘qualcosa è cambiato e conta’
Elezioni politiche 2018: ultimi sondaggi, EMG ‘qualcosa è cambiato e conta’.
Vige ancora il blackout sui sondaggi politici e così sarà fino al 4 marzo. Ma intanto potrebbero essere già noti i risultati delle elezioni politiche 2018. Almeno all’80%, secondo Fabrizio Masia di EMG. Intervenuto a Un Giorno da Pecora, il sondaggista per il TG di La7 ha rivelato alcune informazioni importanti sugli ultimi sondaggi, senza ovviamente rilevare le percentuali. “Qualcosa è cambiato e questo potrebbe contare”, ha detto. Naturalmente, tempo pochi giorni e vedremo cosa è cambiato, interpretando meglio le parole di Masia.
Elezioni politiche 2018: ultimi sondaggi, risultati noti all’80%
Il divieto di pubblicare e diffondere sondaggi, con recente avvertimento dell’Agcom, non vieta agli istituti demoscopici di continuare a effettuare rilevazioni. In particolar modo per i partiti politici, che vogliono restare al corrente di quanto sta accadendo tra gli umori dell’elettorato. Anche per affinare la propria campagna elettorale negli ultimi giorni prima del silenzio elettorale di sabato 3 marzo. Domenica 4 marzo si andrà alle urne, e alcuni conoscono già buona parte di come andrà. Tra questi, Fabrizio Masia di EMG.
Alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora condotta d Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, Masia ha affermato di esser convinto di conoscere i risultati all’80%. Sul silenzio sui sondaggi, Masia si è detto d’accordo; perché le ultime rilevazioni, a ridosso del voto, potrebbero influire considerevolmente sugli indecisi. I quali “potrebbero vedere le tendenze di voto e scegliere in funzione di quelli additati come probabili vincitori”. Perché? “Più facile scegliere una squadra vincente che una perdente”.
Elezioni politiche 2018: ultimi sondaggi, qualcosa è cambiato
Ma la rivelazione più importante Masia la fa proprio sui sondaggi, che ovviamente permangono segreti. “Qualcosa è cambiato. E questa cosa potrebbe contare domenica”. Cosa è mutato? Ovviamente il sondaggista non si sbilancia, né proferisce alcunché. Il centrodestra avrà aumentato i suoi consensi superando la soglia del 40%. O sarà stato il Movimento 5 Stelle a crescere ulteriormente? E il PD avrà recuperato qualcosina in queste ultime due settimane, magari dando la spinta decisiva alla coalizione di centrosinistra? Non si può e non si deve sapere nulla. Mancano pochi giorni al 4 marzo e per Masia i risultati si conosceranno nelle ore della notte. “Per il Senato entro le 2 del mattino e per la Camera intorno alle 5”. Questo vuol dire che lunedì 5 marzo ci sveglieremo con un vincitore? Probabilmente sì. Sempre che un vincitore effettivo ci sia davvero.