Pensioni ultime notizie: Quota 100 e 41, M5S torna a tentennare

Pensioni ultime notizie: M5S su Quota 100 e Quota 41

Pensioni ultime notizie: Quota 100 e 41, M5S torna a tentennare.

Ascoltando le promesse elettorali dei partiti e leggendo i vari programmi politici, si scopre che sul tema previdenziale restano saldamente al vertice tre temi principali. L’abolizione della riforma Fornero, Quota 100 e Quota 41. Tre cavalli cavalcati con forza da Lega e Movimento 5 Stelle. Sebbene quest’ultimo sia tornato a tentennare, alla vigilia del voto, sul termine “abolizione”. Qualche settimana fa la candidata M5S Carla Franchini ha parlato di “cancellare la Legge Fornero”.

Sebbene a metà dicembre Luigi Di Maio avesse parlato di “superamento graduale” di quella riforma, finalizzato alla cancellazione totale entro il 2023. Ultimamente, anche il “futuro ipotetico” ministro del Lavoro e del Welfare Pasquale Tridico ha parlato di quella riforma. Tornando però a parlare di “superamento graduale” piuttosto che di abolizione immediata.

Pensioni ultime notizie: Tridico (M5S) parla di Fornero, Quota 100 e Quota 41

Intervistato dalla Stampa, Pasquale Tridico ha parlato di numerosi elementi; concernenti il tema del lavoro e quello delle pensioni. Su quest’ultimo aspetto, Tridico ha utilizzato parole chiare. Evitando termini come “cancellazione” e “abolizione”; tornando invece a parlare di “superamento graduale”, proprio come fece Di Maio. Più precisamente, ha affermato: “Stiamo pensando a un superamento graduale della riforma Fornero, che costerà 11 miliardi all’anno”. Insomma, il progetto di superare la riforma Fornero in un piano probabilmente dilatato in più anni, è ancora nel progetto politico dei 5 Stelle.

Così come altre due proposte care anche alla Lega. “Con la nostra riforma si potrà andare in pensione o con 41 anni di contributi versati, qualunque sia l’età; o quando la somma tra età contributiva e anagrafica è quota 100”. Tridico non risparmia nulla su quanto avvenuto negli ultimi anni sul fronte previdenziali. Infatti, nel mirino ci va anche l’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. “Lo bloccheremo per 5 anni”, l’ultima promessa.

Le parole di Tridico sono certamente da sottolineare, in quanto esprimono un cambiamento di terminologie nonché una maggiore cautela sull’argomento. Non sarebbe dunque in previsione una cancellazione della Legge Fornero, ma una sua rivisitazione graduale che ne porti al superamento sì. Così come non è previsto un’eliminazione del criterio che collega l’età pensionabile all’aspettativa di vita, ma un suo congelamento di durata quinquennale.

Tuttavia, per verificare con precisione tutto questo, servirà attendere i risultati che usciranno dalle urne il 4 marzo.

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