Elezioni politiche 2018: ‘sondaggi’ partiti, i pronostici degli elettori.
Non si tratta di sondaggi, ma di pronostici da parte degli elettori quelli raccolti da Political Stuff per le elezioni politiche 2018. Le statistiche e i grafici mostrati qui sotto sono state calcolate sui pronostici che il portale ha ricevuto in questi giorni. La specifica sui pronostici è importante da sottolineare, soprattutto quando vige il silenzio sui sondaggi politici. “Essendo pronostici non rappresentano cosa le persone hanno intenzione di votare; ma cosa le persone pensano che gli altri voteranno”. Sembra una goliardata, ma alla fine chi azzecca i pronostici avrà anche diritto a un premio. Vale a dire, un buono Amazon da 35 euro.
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Elezioni politiche 2018: i pronostici degli elettori a livello nazionale
ATTENZIONE NON E’ UN SONDAGGIO MA UNA PREVISIONE DA PARTE DI ALCUNI ELETTORI CHE HANNO PARTECIPATO AD UN GIOCO!
Iniziamo dalla media dei pronostici provenienti “da tutta Italia, Europa e Marte”, come riporta il sito. Secondo la media di tali previsioni indicate dagli elettori, il Movimento 5 Stelle resta saldo al vertice come primo partito politico del Paese. Avendo raccolto finora una media totale del 26,75%. Gli elettori che hanno partecipato al “gioco” puntano sul 21,39% per il PD. Più in basso troviamo Forza Italia (16,08%) e Lega (13,75%).
Grafico: Political Stuff
Tra le forze “minori”, gli elettori prevedono che Liberi e Uguali (4,95%) incasserà più consensi (in maniera leggera) rispetto a Fratelli d’Italia (4,85%). Quindi tocca a +Europa, che secondo gli elettori potrebbe superare la soglia del 3% (3,47%). Sopra la soglia dell’1% ecco il quarto polo del Centrodestra con l’1,72% di media. Appaiati all’1,3%, Civica Popolare, Potere al Popolo e CasaPound Italia, con quest’ultimo che registra nella media pronostici un leggerissimo vantaggio rispetto agli altri due.
“Qualsiasi cifra percentuale relativa a sondaggi che vedete su questo sito si riferisce a sondaggi pubblicati prima del 16 febbraio”
Elezioni politiche 2018: media pronostici a livello regionale
Il sito raccoglie la media pronostici non solo a livello nazionale, ma anche regionale. Comparando i livelli registrati con quelli raccolti su tutto il Paese. Nella maggior parte delle situazioni, lo scenario non cambia di molto. Tuttavia è interessante sottolineare in quali Regioni i partiti politici sembrano essere più forti. Nel grafico il Movimento 5 Stelle resta sempre al primo posto nella media delle previsioni. I pentastellati sembrerebbero essere molto forti in Campania e Calabria, oltre che nella circoscrizione Estero.
Il PD va meglio in Abruzzo (dato dagli elettori al 23,06%) e Trentino-Alto Adige (22,46%); mentre Forza Italia la spunta soprattutto in Molise (20,5%), Friuli Venezia Giulia (17,56%) e Puglia (17,44%). Nella media delle previsioni degli elettori +Europa va meglio in Umbria (6,27%) e Friuli Venezia Giulia (5,98%), mentre la sorpresa ce la dà la Lega: forte in Basilicata (15,4%), Molise (15%) e Sardegna (14,75%). E mentre Liberi e Uguali sembra più forte in Umbria e Friuli Venezia Giulia, da segnalare il 2,17% previsto dagli elettori per CasaPound in Sardegna e il 2% di Potere al Popolo in Basilicata.
Elezioni politiche 2018: media pronostici coalizioni
Il centrodestra è primo anche nella media pronostici degli elettori relativa alle coalizioni, che lo danno al 36,39%. La coalizione di centrosinistra è data invece al 27,22%, quindi sopra il Movimento 5 Stelle, pronosticato al 26,75%. Interessante il 4,95% di Liberi e Uguali, così come i pronostici legati a Potere al Popolo e CasaPound, rispettivamente all’1,3% e all’1,33%.
Grafico: Political Stuff
Elezioni politiche 2018: le previsioni degli elettori, conclusioni
Ovviamente tutti questi dati vanno presi con la dovuta cautela. Basti considerare anche la reiterazione di alcuni regioni nelle previsioni sulle singole parti del Paese. Quindi, si tratta di semplici pronostici da parte degli elettori che per vincere un buono sconto Amazon hanno previsto i risultati dei partiti a livello nazionale e regionale. Forse anche basandosi sugli ultimi sondaggi pubblicati prima del blackout del 16 febbraio. Un “gioco”, dunque, che potrebbe trovare o meno aderenze alla realtà. Ma questo lo scopriremo solo il 5 marzo.