Sondaggi elettorali, proiezioni del Termometro, le ultime stime legali
Per la par condicio non è possibile divulgare i sondaggi effettuati nelle ultime due settimane prima del periodo di silenzio. E quest’anno l’Agcom è stata particolarmente severa anche con chi ripiegava in corse automobilistiche, di cavalli, o in elezioni papali.
Quindi i sondaggi di cui si ha disposizione sono quelli risalenti al 16 febbraio.
Sono moltissimi istituti, tra quelli storici e quelli minori.
Abbiamo realizzato una media, applicando una forchetta perchè naturalmente come in tutte le elezioni si tratta di numeri incerti, suscettibili di cambiare in base a decisioni dell’ultimo minuto.
Il primo partito dovrebbe essere il Movimento 5 Stelle. Sarà da valutare l’impatto dell’annuncio dei ministri di un ipotetico governo grillino, ma pare un fatto quasi acquisito.
Il Pd segue a distanza, e appare molto debole in proporzione ai risultati del passato. Compensano nella coalizione di centrosinistra gli alleati, in particolare +Europa che è stata in ascesa in tutta la campagna.
Il centrodestra sarà però probabilmente la prima coalizione, con Forza Italia di circa tre punti davanti alla Lega.
E’ stata in calo Liberi e Uguali, supererà il 5%? Potrà andare al 6% che molti sondaggi gli attribuivano?
Vediamo meglio i numeri
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Sondaggi elettorali: proiezioni è lotta per il secondo posto
Il Movimento 5 Stelle era il 16 febbraio tra il 27,5 e il 28,5%.
Se era di gran lunga il primo partito a livello di coalizione non sapremo fino all’ultimo se sarà secondo o terzo.
Considerando che il PD oscilla tra il 21,9% e il 22,9%, +Europa tra il 2,3% e il 3,3%, e Insieme e Civica Popolare sono intorno all’1%.
Nel totale il centrosinistra è tra il 27, 5% e il 28,5% contando anche la SVP.
Nel centrodestra, che dovrebbe conquistare la maggioranza di collegi, la lotta sarà più che altro interna. Tra Forza Italia, che oscillava tra 16% e 17%, e la Lega, tra il 12,7% e il 13,7%.
Intorno al 5% Fratelli d’Italia e al 2% Noi per l’Italia
Questi dati ora potrebbero essere vecchi. Sono molte le incognite:
- Il M5S trarrà beneficio dalla presentazione dei potenziali ministri?
- Il Pd beneficerà del classico recupero del partito “incumbent”?
- +Europa avrà proseguito il trend di ascesa oltre il 3%?
- Forza Italia riuscirà a confermare i sondaggi reggendo la concorrenza grillina al Sud?
Lo sapremo nella lunga notte del 4-5 marzo
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