“Cambiare per cambiare non è un valore, bisogna cambiare per migliorare. Le pseudo-riforme di Renzi di nuovo non hanno niente. Si cambia senza ragionare sui contenuti”. La bordata arriva da Corrado Passera, ex ministro per lo Sviluppo Economico nonché fondatore di Italia Unica. In un’intervista rilanciata al quotidiano “Avvenire”, Passera dice la sua sul percorso di riforme, rilanciando le critiche espresse già qualche giorno fa.
CRITICHE A RENZI – “Ho la sensazione, per non dire la certezza, che qui si punti a cambiare solo in apparenza”, il pensiero di Corrado Passera. Che poi si lancia in un giudizio personale sul premier Matteo Renzi, considerato espressione della vecchia politica. La critica principale è dovuta al modo in cui si è posto l’accento sulle riforme, trascurando gli interventi economici: “arrivato a palazzo Chigi, ha puntato molto sulle riforme istituzionali, mettendo in piedi un meccanismo fatto su misura per le sue esigenze, per cui un partito del 20% può teoricamente arrivare a nominarsi il presidente della Repubblica e i giudici costituzionali”.
ITALICUM E SENATO – Sulla legge elettorale, Corrado Passera è caustico: “siamo riusciti a peggiorare il Porcellum con l’Italicum, una riforma elettorale che obbliga ad allearsi fin dal primo turno, mentre in tutto il mondo ci si presenta da soli e solo dopo si fanno le alleanze”. Duro il giudizio anche sulla riforma del Senato: “mantenere un simil-Senato rischia di allungare il processo legislativo, anziché snellirlo. A questo punto, meglio mantenere una sola Camera”
ECONOMIA – “Gli indicatori economici continuano a guardare nero, la tensione sociale aumenta”, è l’allarme lanciato da Corrado Passera. Che estende le sue critiche: “non è solo Renzi a sbagliare. Io ce l’ho con tutta la politica che non cambia realmente rotta e che resta miope di fronte alla povertà, ai bisogni di famiglie e imprese”. Come? “serve uno stimolo fortissimo all’economia”.
Emanuele Vena