#BastaSoldiAiGiornali proposta M5S abolizione finanziamento pubblico editoria approda in Commissione
#BastaSoldiAiGiornali. È questo l’hashtag coniato da Beppe Grillo e lanciato su Twitter per annunciare l’approdo in Commissione Cultura di Montecitorio della proposta M5S sull’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria. Si tratta della prima proposta di legge scritta dai 5 Stelle con il contributo dei cittadini, attraverso la piattaforma Lex.
Il ‘cinguettio’ di Grillo, ora impegnato a ritwittare tutti i messaggi degli attivisti sul tema, rimanda a un lungo post sul blog firmato da Giuseppe Brescia, deputato M5S ed ex capogruppo. “Solo nel 2014 – illustra l’esponente del M5S – 190 milioni di euro di soldi pubblici andranno all’editoria. Di questi fondi una buona parte andrà in contributi diretti, quindi per intenderci sarà destinata anche a giornali di partito o ad altre testate come Avvenire, Europa, Il Foglio, Italia Oggi, Il Manifesto, L’Unità. Ben più cospicui, anche se difficili da quantificare, sono invece i contributi indiretti: agevolazioni IVA, agevolazioni postali, obbligo di pubblicazione dei bandi pubblici, ecc.Ora chiediamo: a chi dovrebbe giovare tutto ciò? Per noi la risposta è banale: questo cospicuo ammontare di denaro non ha nulla a che vedere con quello che dovrebbe essere il fine ultimo di una buona politica, ossia tutelare l’art. 21 della Costituzione, bensì mira a gonfiare le casse degli editori che restituiranno il favore in termini di ‘riconoscenza’ nei confronti del governo di turno”.
L’intento del M5S, illustra Brescia, “è quello ambizioso di rinnovare l’informazione e liberarla dal giogo dei partiti e dei pochi editori che ne detengono il controllo nel nostro Paese. Parafrasando Enzo Biagi: ‘Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere’. Per raggiungere questo obiettivo, noi riteniamo si debba passare anche dall’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria così com’è concepito oggi in favore di una nuova forma transitoria destinata alla realizzazione di una reale innovazione e che produca un reale pluralismo. Dopo la giornata di oggi – si impegna – vi terrò aggiornati sull’iter della nostra proposta di legge”.