Elezioni 4 marzo 2018: candidati e partiti, si vota solo domenica
Manca pochissimo alle elezioni politiche 2018. Si vota domenica 4 marzo 2018: i seggi saranno aperti dalle ore 7 alle 23. Si vota tracciando una croce sul nome del candidato all’uninominale o del partito scelto. Un voto per la Camera (dai 18 anni) e uno per il Senato (dai 25 anni). La scheda per la Camera è rosa, quella per il Senato gialla.
Elezioni 2018, cosa serve per votare
Per votare bisogna presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento di riconoscimento valido. Il documento deve avere la fotografia ed essere stato rilasciato dalla pubblica amministrazione, da un Comando militare o da un ordine professionale. Chi avesse chiesto la carta d’identità elettronica e non l’avesse ancora ricevuta può presentarsi con la ricevuta di richiesta. Basta la denuncia se il documento è stato perso o rubato. Chi non avesse più la tessera elettorale o avesse esaurito gli spazi a disposizione per il timbro può farla rinnovare all’ufficio elettorale del Comune di residenza. Gli uffici sono aperti nei giorni del voto per le sostituzioni dalle 7 alle 23.
Elezioni 4 marzo 2018, election day
La prima differenza rispetto alle ultime elezioni politiche sta proprio negli orari di apertura dei seggi. Nel 2013 si è votato sia domenica 24 febbraio dalle ore 8 alle ore 22 che lunedì 25 febbraio dalle ore 7 alle 15. Quest’anno i seggi saranno aperti solo di domenica anche dove si svolgono le elezioni regionali ovvero in Lombardia e Lazio.
Elezioni 4 marzo 2018, affluenza e ordine di scrutinio
La variabile dell’election day potrebbe influire sulla percentuale del’affluenza. Si potrà dunque valutare come primo dato l’affluenza. Nel 2013 è stata pari al 75% sia alla Camera che al Senato. Con una diminuzione di 5% rispetto alle precedenti elezioni del 2008. Lo scrutinio avrà inizio dalle schede elettorali del Senato della Repubblica. A seguire saranno scrutinate le schede elettorali della Camera dei Deputati. Mentre lo scrutinio per le elezioni regionali avrà inizio dalle ore 14 di lunedì 5 marzo.
Elezioni 4 marzo 2018, principali novità
Gli elettori chiamati alle urne sono circa 42 milioni. La novità delle elezioni politiche 2018 è rappresentata dalla presenza del cosiddetto bollino anti frode. Domenica gli elettori non dovranno direttamente inserire la scheda nell’urna dopo aver votato. Il presidente di seggio dovrà togliere il bollino anti frode dopo aver controllato che la scheda sia la stessa data all’ingresso.
Elezioni politiche 2018, la scheda
Come si presenta la scheda elettorale? In alto leggeremo i nomi dei candidati nei collegi uninominali (dove vince chi avrà un voto in più rispetto agli avversari) e sotto il simbolo delle liste collegate al nome. Di fianco al simbolo ci sono i nomi dei candidati in un listino che è bloccato quindi non si può scegliere uno di loro, vengono eletti in base ai voti ottenuti dalla lista in ordine di presentazione. Con il sistema maggioritario, quindi i candidati all’uninominale, sono assegnati 232 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato. Gli altri seggi, 386 alla Camera e 193 al Senato, sono assegnati con il metodo proporzionale in collegi plurinominali.
Elezioni 4 marzo 2018, no voto disgiunto
Barrando il simbolo si vota la lista e anche il candidato all’uninominale collegato. Con la croce sul nome del candidato all’uninominale, il voto passa anche alla lista. Se ci sono più liste nella coalizione la ripartizione avviene in proporzione ai voti ottenuti da ciascun partito nel collegio. Non è possibile il cosiddetto voto disgiunto cioè scegliere un partito e il candidato di un altro. Nella cabina non si possono portare cellulare e armi. Non si possono fare foto o riprese all’interno.
Elezioni 4 marzo 2018, partiti e candidati centrodestra
Il Ministero dell’Interno ha pubblicato online la lista completa dei candidati alla Camera, al Senato e della circoscrizione Estero. Vediamo quali sono principali partiti. Il centrodestra riunisce Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia. Ognuno di questi si auto rappresenta con un proprio leader. Nell’ordine Berlusconi, Salvini, Meloni e Fitto. Berlusconi non è candidabile e potrebbe proporre come premier Tajani. Mentre Salvini si proporrebbe come premier nel caso in cui la Lega dovesse raccogliere più voti di Forza Italia.
Elezioni 2018, partiti e candidati centrosinistra
Nel centrosinistra altre quattro liste: Partito Democratico, + Europa, Insieme e Civica Popolare. La campagna elettorale da un impegno diretto di molti leader del centrosinistra. Su tutti Renzi come segretario in carica del PD e Gentiloni come premier in carica che molti vedrebbero bene anche in uno scenario post-voto di stallo. Importante sottolineare che Gentiloni è candidato col PD sia nel collegio uninominali a Roma e sia nelle liste del proporzionale. Non è da escludere una proposta come premier di Emma Bonino in un ipotetico scenario post-voto.
Elezioni 4 marzo 2018, partiti e candidati M5S
Il Movimento 5 Stelle ha indicato come candidato premier Luigi Di Maio. Ha deciso invece di non candidarsi Alessandro Di Battista. Rispetto alla precedenti elezioni è molto meno costante la presenza, anche mediatica, del co-fondatore dei 5 Stelle Beppe Grillo.
Elezioni 4 marzo, partiti e candidati delle altre coalizioni
Liberi e Uguali intende rappresentare la sinistra e propone la leadership di Pietro Grasso. Sempre a sinistra si registra la novità elettorale di Potere al Popolo. A destra invece è stato intensa l’azione in campagna elettorale di Casapound. E l’innovativa proposta di 10 volte meglio. Chiaramente l’elenco completo delle liste ammesse al voto è ben più lungo.